Pubblicato il 27/11/2020, 11:32 | Scritto da La Redazione

Tutto Bruno Vespa minuto per minuto

Tutto Bruno Vespa minuto per minuto
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il conduttore di “Porta a Porta” ospitato ovunque in Rai per lanciare il suo libro: “Perché l'Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del Covid)”.

Ballando con Vespa: il programma unico del libro-panettone

Il Fatto Quotidiano, pagina 20, di Tommaso Rodano.

Per l’ultima opera di Bruno Vespa il servizio pubblico ha dato tutto se stesso, si è messo a disposizione completamente. Il libro è uscito il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. Tiene insieme, in uno sforzo intellettuale sovrumano, la doppia tirannia del fascismo e della pandemia: Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del Covid).

Anche Vespa – se ne sentiva proprio il bisogno – fa un po’ di sano revisionismo sul Ventennio. Rimette in circolo quelle quattro o cinque informazioni errate o incomplete sul duce che ha fatto anche cose buone, si è inventato le pensioni agli italiani e la settimana lavorativa di 40 ore, ha goduto di un enorme consenso tra le masse grazie alle sue politiche sociali. Vespa lo ripete ovunque. Si sdoppia, si triplica, riempie i palinsesti, si insinua con cadenza orwelliana. C’è Vespa nei Tg, c’è Vespa nei talk della mattina, c’è Vespa che pontifica il pomeriggio e Vespa che balla la sera.

Si capisce che l’azienda voglia pubblicizzare un suo prodotto (il volume è edito da Rai Libri insieme a Mondadori), ma qui siamo oltre la marchetta: siamo alla perversione. Era già successo quest’estate con il tour de force per presentare un’altra opera imprescindibile: Bellissime! Le donne dei sogni italiani dagli anni 50. Vespa era comparso nei programmi Rai 8 volte in 10 giorni. Almeno però parlava delle gambe delle Kessler e non della mascella del duce.

Vespa a reti unificate

Ecco una versione ridotta e forse nemmeno esaustiva di tutto il Vespa minuto per minuto. 1) II 29 ottobre, all’indomani della pubblicazione, al libro è dedicato un bel servizio del Tg1 delle 20. Intervistone di Marco Frittella sullo sfondo del balcone di Piazza Venezia: «Nel primo decennio le opere sociali di Mussolini gli donarono un oggettivo consenso, di cui poi gli italiani si sarebbero pentiti». 2) Il 31 ottobre stesso e identico trattamento sul Tg2. Un altro minuto e mezzo. L’intervistatore ammicca: «Tra il duce e l’Italia fu love story e non matrimonio forzato?». Vespa si barcamena: «Beh, insomma, in fondo fu un colpo di Stato. Però di fatto fu accolto con sollievo dalla grande parte degli italiani». (Il Tg3 invece si è astenuto. O forse nell’orgia vespiana di questi giorni ce lo siamo perso, chiediamo venia). 3) Il 3 novembre arriva la spettacolare doppietta di Frittella, che dopo averlo intervistato sul Tg1 lo ospita anche a Unomattina: «Mussolini ha avuto grande consenso fino alle leggi razziali, quando poi impazzì e fece l’alleanza con Hitler». Prima di impazzire, se ne deduce, era un ragazzo affabile.

4) Il 12 novembre Vespa sbarca a La vita in diretta, ancora su Rai1. Preliminari lunghi: la copertina del libro viene mostrata solo al diciottesimo minuto della sua ospitata (ma rimane a lungo sullo schermo alle spalle del presentatore). 5) Il 14 novembre è capolavoro, Bruno approda a Ballando con le stelle (Rai1): cosa non si fa per qualche copia in più. È protagonista di un languido tango durante il quale, per la verità, rimane fermo su una sedia, mentre due ballerine tarantolate lo circuiscono con sorrisi allusivi e vestiti svolazzanti. Dopo questo lungo momento di imbarazzo, finalmente può presentare il libro.

 

(Nella foto Bruno Vespa)