Pubblicato il 23/11/2020, 15:03 | Scritto da La Redazione

Lucia Annibali censura l’intervista al suo aggressore

Lucia Annibali censura l’intervista al suo aggressore
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: realizzata nel 2016, doveva andare in onda in uno speciale di “Storie maledette” di Franca Leosini contro la violenza sulle donne. «Il suo racconto l'ho trovato a tratti profondamente inopportuno e anche tendenzialmente offensivo», ha spiegato dal deputata di Italia Viva, sfregiata con l’acido da Luca Varani.

Lucia Annibali: «Sì, ho fermato la Leosini, quell’intervista è offensiva»

Il Fatto Quotidiano, pagina 18, Alessandro Ferrucci e Gianluca Roselli.

«Varani condannato come mandante dell’aggressione di Lucia Annibali, sfregiata con l’acido tre anni prima». E aggiunge il comunicato, come a chiarire: «Un’intervista senza sconti e senza nessun tipo di compiacimento, che ribadiva tutta la gravità e la gratuità di un gesto criminale. Tuttavia…». Tuttavia, niente. Cancellato. E all’ultimo secondo, anzi quattro minuti dopo la prevista messa in onda e la stessa Leosini avvertita nei medesimi attimi, e le medesime spiegazioni. Che, in sostanza, l’intervista a Varani non andava bene: la vittima, l’onorevole Lucia Annibali si era risentita, e negli ultimi giorni si era mossa per annullare la trasmissione.

Lucia Annibali conferma: «Il suo racconto l’ho trovato a tratti profondamente inopportuno e anche tendenzialmente offensivo. Già lo avevo detto quattro anni fa (la prima messa in onda in Storie Maledette)». Quindi via alle telefonate della Annibali a Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Storia, poi si è mossa la politica. Ed è statolo stesso leader del partito della Annibali, Italia Viva, ad alzare la voce. «La decisione di mandare in onda l’intervista a Varani è una vergogna. Spero che qualcuno si scusi. Io sto dalla parte di Lucia Annibali», afferma Matteo Renzi. E con Iv si allinea il Pd. «Davvero inopportuna la scelta di Rai Storia di dare nuovamente voce all’aguzzino di Annibali». E si accodano pure Andrea Romano e Valeria Valente, senatrice dem presidente della commissione sul femminicidio.

Un’altra grana per la Rai dopo il caso Morra

Pressioni forti, come scamparla? Si tratta del terzo pasticciaccio in altrettanti giorni, per mamma Rai, visto che ancora non si placano le polemiche per l’annullamento della partecipazione di Nicola Morra, presidente pentastellato della commissione antimafia, venerdì sera a Titolo V; ora della vicenda si occuperà la Vigilanza, dove è stato convocato il direttore di Rai3 Franco Di Mare, già impegnato con l’epurazione di Mauro Corona dal programma condotto da Bianca Berlinguer. Ma ieri gli stessi pentastellati, forse per allontanare i sospetti di aver avuto un ruolo nella storia, sono tornati all’attacco della tv pubblica. «Gravissimo lo stop a Morra. La Rai ha commesso un grande sbaglio», afferma il presidente della Camera Roberto Fico. «Non vedo l’ora di vedere Morra in Rai rispondere alle domande dei giornalisti», Luigi Di Maio.

 

(Nella foto Lucia Annibali)