Pubblicato il 18/11/2020, 19:31 | Scritto da La Redazione

Rai English? No, sorry

Rai English? No, sorry
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: è finita nella spazzatura il progetto (voluto da Matteo Renzi) di un canale di viale Mazzini in lingua inglese. Che, senza essere mai partito, è costato però due milioni di euro.

Addio a Rai English, canale del Bullo

La Verità, pagina 15, di Alessandro Da Rold.

Rai, we can’t. Non ci sarà un canale in inglese sulla nostra televisione di Stato. Il progetto è stato accantonato dall’amministratore delegato Fabrizio Salini per esigenze di bilancio, come già anticipato da Striscia la Notizia. Del resto la televisione di Stato rischia il default per i conti in rosso, tanto che il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, avrebbe già mandato l’avviso di sfratto proprio a Salini, in scadenza in primavera. Il default sarebbe stato evitato grazie all’ennesimo intervento del Mef, distraendo risorse alla legge di Bilancio.

Proprio per questo vale la pena raccontare la storia del progetto Rai English, già costato agli italiani almeno 2 milioni di euro solo per partire, ma poi finito nel cestino e mai andato in onda. È uno dei tanti voli pindarici della stagione del governo di Matteo Renzi. In pochi lo ricordano, ma fu l’attuale leader di Italia viva a parlarne per primo in una delle sue storiche dirette #matteorisponde da Palazzo Chigi. All’epoca Renzi rispondeva su Facebook e Twitter durante piccole maratone digitali. Erano i primi mesi del 2016, a poca distanza dall’appuntamento del 4 dicembre sul referendum costituzionale. Le promesse si sprecavano per convincere gli italiani ad andare a votare per il sì. «Un canale Rai solo in lingua inglese coni sottotitoli? È un progetto sul quale la Rai potrà lavorare. Girerò la richiesta ai vertici dell’azienda», spiegò l’ex segretario del Pd che veniva ripreso più volte per il suo accento non particolarmente british.

Voluto da Renzi, fatto da Conte

A quanto pare lo fece per davvero, perché la macchina per inaugurare un canale in inglese sulla Rai entrò in moto. Erano altri tempi. C’era ancora come direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, mentre il presidente era Monica Maggioni, che, come riportato dalle carte sull’inchiesta della Fondazione Open, aveva un canale di comunicazione diretta con Alberto Bianchi, l’avvocato del Giglio magico. Poi, fino al 2019, si è parlato poco del progetto. Anche se già dopo la stagione del renzismo diversi quotidiani davano spazio alle pressioni della Maggioni per portarlo avanti. Sta di fatto che nel marzo del 2019, nonostante l’arrivo del primo governo di Giuseppe Conte a trazione Lega-M5s, Rai English riesce a trovare spazio nel piano industriale. E in viale Mazzini decidono che a gestirlo sarà Rai Com, braccio commerciale della tv statale, presieduto da un mese proprio da Monica Maggioni.

Per diversi commentatori Rai English è proprio un regalo all’ex presidente, grande amica di Bianchi e Renzi. Salini in aprile annuncia in pompa magna che il canale andrà «a riempire un tassello della tv pubblica che in Italia non esiste e che è già forte negli altri Paesi europei».

 

(Nella foto Matteo Renzi)