Pubblicato il 17/11/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione

Per gli inglesi Raffaella Carrà ha insegnato le gioie del sesso all’Europa

Carràmba che sorpresa

La Stampa, pagina 30, di Alessandra Comazzi.

«Raffaella Carrà: la pop star italiana che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso». Questo è il titolo che il londinese, prestigioso Guardian ha dedicato a quell’«icona culturale che ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano e ha offerto alle donne la possibilità di prendere l’iniziativa in camera da letto». Perbacco. Intrattenimento non soltanto italiano.

Infatti l’articolo parla di Explota explota, Ballo ballo, il film del regista uruguaiano Nacho Alvarez ambientato negli Anni ‘70 in Spagna: c’è ancora Franco, ci sono la censura, la mortificazione della femminilità, dell’omosessualità. La protagonista, Maria, riesce a entrare nel corpo di ballo del programma del momento, Las noches de Rosa. Lì si innamora del figlio del signore e censore della trasmissione, ma il suo tempo sta per scadere. La colonna sonora, il filo conduttore di tutto, sono i successi della Carrà, che in Spagna arrivò effettivamente nel 1976, divenendo popolarissima.

Raffaella Carrà in Spagna

Aveva 33 anni, Franco era morto da pochi mesi, gli spagnoli la collegarono alla democrazia, al cambiamento. Il suo ombelico scoperto, Canzonissima, il Tuca Tuca, furono simbolo di liberazione. Icona spagnola. Quanta iconografia. Raffaella Carrà è indubbiamente anche un’icona gay, e un’icona televisiva, figuriamoci, e un’icona cinematografica, da quando Paolo Sorrentino ha usato il suo brano A far l’amore comincia tu nel film Oscar La grande bellezza, e l’ha usato duro, come un maglio. Siccome Carrà ha di recente realizzato su Rai3 una serie di interviste fatte in amicizia e serenità, molto personali e lievi e profonde nello stesso tempo, e non sembri un ossimoro, titolo A raccontare comincia tu, ha incontrato anche Sorrentino.

Gli ha detto: «In quella scena mi hai messo in mezzo a gente superficiale, che prende la cocaina: non è esaltante per me che sarò andata a una sola festa nella vita. Mi sono trovata in mezzo a gente che fa i trenini». Ecco, questa è la Carrà. Una donna indipendente, senza figli, che non si è mai sposata, che ha avuto poche, grandi storie d’amore, Gianni Boncompagni, Sergio Iapino, che ama stare per conto suo, che non ha mai frequentato salotti, altro che terrazze con la cocaina, in effetti.

 

(Nella foto Raffaella Carrà)