Pubblicato il 12/11/2020, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Mediaset-Vivendi: scontro Berlusconi-Salvini

Mediaset-Vivendi: scontro Berlusconi-Salvini
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: sull’emendamento che dovrebbe proteggere il Biscione si scontrano i leader di Forza Italia e Lega.

Norma pro Mediaset, il no della Lega

Corriere della sera, pagina 12, di Marco Galluzzo.

Prima una spaccatura, con accuse incrociate fra Forza Italia e Lega, poi una ricomposizione, liquidando l’incidente come mera incomprensione dentro il centrodestra. La spaccatura sulla vicenda Mediaset-Vivendi, e sul tentativo parlamentare di proteggere l’azienda di Berlusconi dal tentativo di scalata da parte dei francesi, avviene durante l’esame del decreto Covid-19 in commissione Affari costituzionali al Senato, con la Lega di Matteo Salvini che vota contro l’emendamento presentato dalla relatrice dem Valeria Valente, emendamento che ha il fine di proteggere l’azienda italiana dal colosso transalpino guidato dal finanziere bretone Bolloré. A fine giornata, il voto è in qualche modo corretto dal partito di via Bellerio con l’astensione in Aula, l’approvazione dell’emendamento, e l’episodio viene liquidato come «mero incidente parlamentare» nella coalizione di centrodestra.

Eppure quella che alla fine viene definita come incomprensione sin dalla mattina produce il sospetto di un «avvertimento» del partito di Matteo Salvini a Berlusconi, presunto colpevole di avere un atteggiamento troppo moderato nei confronti del Governo, soprattutto al Senato, dove la maggioranza ha numeri risicati. Di mattino infatti l’ennesimo appello alla collaborazione tra maggioranza e opposizione lanciato da Berlusconi, desta più di qualche malumore nella Lega. Ma alla fine è lo stesso Salvini a intervenire in Aula a Palazzo Madama per chiarire la posizione del suo partito. «Io non credo a presunti inciuci e ne ho parlato oggi con il presidente Berlusconi», scandisce il segretario leghista. «Mediaset è una grande azienda italiana che va tutelata. Gli emendamenti che sono presentati alle 10 di sera e arrivano in commissione alle 9 della mattina non sono la soluzione per risolvere questi problemi. Una grande riforma organica non si fa di notte, con un emendamento al decreto Covid-19, ma si fa con trasparenza in Aula», facendone insomma una questione di metodo più che di merito.

 

(Nella foto le sedi Mediaset e Vivendi)