Pubblicato il 09/11/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione

Carmen Russo: “Sesso, danza e mascherine”

Carmen Russo e il marito: «Noi come Sandra e Raimondo»

Libero, pagina 19, di Alessandra Menzani.

Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi hanno una figlia, dieci cani e stanno insieme da 37 anni. «Una volta l’avvocato Bernardini de Pace ci ha detto: se fossero tutti come voi, io non lavorerei più», racconta la showgirl genovese. Eppure, come ogni coppia, anche loro in quarantena hanno avuto momenti no. E ora è iniziato il lockdown atto II, anche se in “zona gialla”, a Roma.
Qual è vostro segreto?
«Entrambi abbiamo un carattere aperto e positivo. Anche in clausura vediamo il lato buono: goderci la famiglia, stare insieme, seguire la piccola Maria. Certo, quando accendi la tv ti viene la depressione».
Il passato lockdown aveva generato divorzi e separazioni: nessuna lite, per voi?
«Beh, dopo due/tre settimane un po’ di nervosismo saliva. Si litigava per niente, ma poi si faceva pace in cinque minuti. Siamo collaudati».
Però lei ha ammesso: in periodo di Covid-19, anche il sesso coniugale diventa pericoloso per la salute.
«Siete tremendi voi giornalisti (ride)! Certo, ci si pone più problemi, lo dicono anche gli esperti che il contagio è possibile. A malincuore, dunque, ci rinunciamo. Soprattutto perché io lavoro ed Enzo lavora, anche se ora purtroppo la scuola di danza che abbiamo ha dovuto chiudere. Il sesso con la mascherina rovina l’intimità, ma ogni tanto si trasgredisce. Pensi ad Adamo ed Eva, nel giardino dell’Eden avevano trasgredito e avevano combinato grossi guai…».

Basterebbe fare un tampone rapido.
«Già, e subito dopo si crea il momento. È un’idea».
Anche famosi porno-divi dicono: in questo periodo, meglio l’autoerotismo.
«Bisogna stare attenti, c’è sempre tempo quando finirà la pandemia. Se il rischio supera il godimento, allora meglio evitare».
Chi dei due ha più paura del contagio?
«Forse Enzo. A primavera io e Maria stavamo in casa, lui faceva la spesa Siamo coscienziosi entrambi, alla fine l’unica soluzione è muoversi il meno possibile».
Però avete dieci cani: tocca uscire.
«Siamo animalisti, vorrei sottolineare quanto gli amici pelosi sono stati importanti durante la quarantena. La tutela degli animali ci sta a cuore, tanti cani sono stati abbandonati dopo la prima ondata perché i padroni che hanno perso il lavoro non se li potevano più permettere. Una cosa orribile».

 

(Nella foto Carmen Russo)