Pubblicato il 05/11/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione
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Gigi Marzullo e le sue interviste impossibili

Gigi Marzullo: «Ho intervistato Aristotele»

Libero, pagina 20, di Alessandra Menzani.

Solo una mente feconda come quella Gigi Marzullo poteva immaginare un libro di domande a Platone, Erode, Mozart, Einstein, Annibale. In Si faccia una domanda, edito da Rai Libri e in uscita oggi, il conduttore Rai di Avellino pone surreali quesiti, in tutto 365, a persona e di epoche lontane, ma anche star del presente.

Tra tutti, chi davvero avrebbe voluto incontrare?
«Mi piacciono tanto i filosofi. Si sono sempre posti tante domande e ogni tanto hanno dato una risposta. Schopenhauer, Hegel, Freud: personalità eccezionali che hanno dato senso alla vita, attuali anche oggi».
Nel libro interroga anche Marx e Che Guevara.
«Quando si diventa leader, c’è sempre qualcosa che affascina gli altri».
E chi, del presente, vorrebbe incontrare?
«Papa Francesco, che sta indicando una nuova via. Restando sull’attualità, Trump e Biden. Trump ha il coraggio di andare controcorrente, chissà come finirà, di certo il “dopo” non sarà facile».

Quando nasce questa passione per le domande che è diventata il suo marchio di fabbrica?
«Da bambino, direi: un po’ lo sono ancora. C’è il detto: “Ci vogliono molti anni per diventare bambini”. Domando per conoscere, per arricchirmi. Dalle risposte puoi imparare o scartare qualcosa. Ogni incontro è ricchezza. Ricordo tanti insegnamenti: la generosità di qualcuno, la tolleranza di altri. In qualche modo, “rubo”, modifico il mio modo d’essere».
Per esempio, chi ricorda?
«Glenn Ford, all’inizio della mia carriera. A microfono spento mi disse: “Perché non fa lo psichiatra?”. Avrei potuto. Un medico mi disse: i malati di mente non guariranno mai, perché non sono malati. Poi Richard Gere, tanto dolce, Sophia Loren, Woody Allen, che mi regalò un paio di occhiali. Chi intervisti ti regala un po’ di te, per esempio come sto facendo io con lei in questo momento: non è facile, è un regalo».
Lo so, lei non ama le interviste…
«Non amo parlare di me, sono relativamente timido. Mi piace la telecamera, ma non amo stare in pubblico».
La domanda che più la infastidisce?
«La politica mi piace. Mi imbarazza parlare dei miei genitori, di mio fratello che non c’è più. Ci sono cose che appartengono solo a te. Se posso aiutare o essere di esempio ne parlerei, altrimenti no».
E l’amore?
«Ai giovani dico: conosco la sofferenza dell’amore. Vi dico solo che passa. Non si sa in quanto tempo, ma passa».

 

(Nella foto Gigi Marzullo)