Pubblicato il 05/11/2020, 14:32 | Scritto da La Redazione

Arriva la tv di Amazon anche in Italia

Arriva la tv di Amazon anche in Italia
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il colosso americano è pronto a far debuttare anche da noi la piattaforma di streaming, con vari pacchetti di abbonamento.

Il servizio Amazon Prime Video Channels sbarca anche in Italia

ItaliaOggi, pagina 19, di Claudio Plazzotta.

Parte anche in Italia il servizio Amazon Prime Video Channels, con il quale il colosso americano inizia a porre le basi per lo sviluppo del suo business in streaming a pagamento nella Penisola. Finora, infatti, gli abbonati ad Amazon Prime (36 euro all’anno per ricevere a casa più velocemente i pacchi Amazon e per avere spazio di archiviazione di foto e video sul cloud) potevano accedere gratuitamente ai contenuti di Prime video: film, serie tv, intrattenimento, documentari, prodotti originali Amazon Studios. E poi potevano noleggiare, pagando, qualche film appena uscito. Adesso, invece, come già accade da anni negli Usa, Canada, Regno Unito, Germania, Austria, Giappone e Francia, le offerte Prime Video Channels sbarcano pure in Italia, Spagna e Paesi Bassi: si crea una vera e propria piattaforma di streaming, con vari tipi di abbonamento a 11 pacchetti diversi e prezzi, per singolo pacchetto, da 2,99 a 9,99 euro aggiuntivi al mese.

Il catalogo

Si va dal grande cinema italiano e internazionale al canale tv della Juventus (calcio), dai contenuti di Nickelodeon al cinema d’autore, dall’horror ai corti, dai film adrenalinici ai concerti o alla musica classica e jazz. Ed è su questa piattaforma che poi, nel 2021, andranno a finire anche i contenuti sportivi, tipo le 17 partite di Champions League e di Supercoppa europea di calcio che Amazon si è appena aggiudicato per l’Italia sborsando 80 milioni di euro all’anno per tre anni. Chiaro che le mosse di un gigante come Amazon siano viste con estrema preoccupazione da tutta l’industria audiovisiva operante in Italia. Sono le mosse di un big che si appresta a chiudere il 2020 con ricavi stimati in 316 miliardi di euro (+30% sul 2019), e che nel solo 2020 ha investito sull’unghia 7,5 miliardi di dollari in prodotti audiovisivi originali non sport andati già in onda nel corso dell’anno.

Una cifra enorme, ma che per Jeff Bezos rappresenta una spesa quasi irrilevante (ricordiamo sempre che per Amazon gli 80 milioni di euro investiti nella Champions League equivalgono, conservando esattamente le proporzioni, all’investimento che un italiano con 30 mila euro di reddito annuo fa quando compra una pizza da 7,5 euro). Sarà interessante capire se poi le nuove strategie di Amazon sull’audiovisivo comporteranno pure sostanziali ritocchi al prezzo di ingresso di Amazon Prime, che al momento costa 79 sterline (87,4 euro) all’anno nel Regno Unito, 49 euro in Francia, 69 euro in Germania, 119 dollari (100,5 euro) negli Usa e, appunto, solo 36 euro in Italia.

 

(Nell’immagine il logo di Amazon Prime Video Channels)