Pubblicato il 29/10/2020, 14:34 | Scritto da La Redazione
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Mia Ceran: Torniamo a far ridere con Quelli che il calcio…

Mia Ceran: «Oggi è difficile far ridere ma serve»

Corriere della sera, pagina 41, di Chiara Maffioletti.

C’è una premessa con cui Mia Ceran è scesa a patti, alla vigilia del ritorno in tv con Quelli che il calcio… (da domenica pomeriggio su Rai2). «Arriviamo da mesi di grande dolore che rendono il lavoro di chi “alleggerisce” cento volte più difficile, ma mille volte più necessario». Lei, dopo «una paralisi di quasi otto mesi», quel lavoro è pronta per tornare a farlo, ancora una volta con Luca e Paolo. «La sfida è trovare il giusto equilibrio, specie in una trasmissione corale come la nostra. Non è più uno show che si regge su una persona sola, come in passato. Fermarsi era giusto: non avevi voglia di ridere mentre l’esercito portava via le bare da Bergamo. Ma è stata la gente a chiederci di tornare, dicendoci che anche solo per due ore, ma avevano bisogno di sorridere, staccare».

La giornalista ha risposto all’appello, sentendo «forse per la prima volta, un senso di responsabilità. Ora è molto più difficile fare intrattenimento che giornalismo puro». Quel giornalismo che è tornata a frequentare nel lockdown «quando ho avviato il mio progetto: un podcast quotidiano che mi dà grandi soddisfazioni. È una rassegna stampa mondiale di cinque minuti in cui racconto ciò che spesso viene dato per scontato: l’abc delle notizie. I più giovani vogliono strumenti per capire, non opinioni».

L’attualità

L’attualità sarà anche al centro del programma di Rai2. «Da tempo è in atto un’evoluzione che smarca un po’ la trasmissione dal calcio. Rappresenteremo una nuova normalità, raccontata dalla nostra squadra di comici, da Ubaldo Pantani a Brenda LodigianiQuelli che il calcio sarà sempre più fedele alla vita che non al caldo». E se il campionato fosse sospeso di nuovo? «La nostra intenzione è andare avanti fino a che si potrà. Calcio o no». Conduttrice tv, giornalista multipiattaforma eppure sul web sembrano commentare soprattutto i suoi bikini e la sua forma fisica. «All’inizio la cosa mi dava noia poi ho iniziato a conviverci. È un tema che ogni donna vive, una ricerca dell’equilibro tra l’essere preparata e il diritto a sentirti bella e magari metterti un vestito che lo mostri. Io, dopo anni, ho deciso di accantonare completamente il tema, è uno spreco di tempo. Nel mondo c’è chi apprezza i miei podcast, dove c’è solo la mia voce, e chi la foto in costume: le due cose coesistono».

 

(Nella foto Mia Ceran)