Pubblicato il 21/10/2020, 14:34 | Scritto da La Redazione

La Rai in profondo rosso

La Rai in profondo rosso
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: nel 2021 sarebbe sopra i 150 milioni, nell'ipotesi migliore, senza interventi correttivi che però sarebbero già allo studio. Tagli alle fiction, riorganizzazione dei canali, tagli alle trasferte, revisione dei contratti di affitto. Aria da spending review.

Rai, spending review per evitare il crollo del conti nel 2021

Il Sole 24 Ore, pagina 10, di Andrea Bondi.

La speranza in Rai è di riuscire a far passare l’idea che quei milioni di cosiddetto extragettito, banalmente il maggiore introito dovuto all’applicazione del canone in bolletta, possano tornare alla Rai. Intanto si corre ai ripari. E così, come reso noto dal deputato di Iv Michele Anzaldi nei giorni scorsi e non smentito dalla Rai, le prime vittime saranno i canali istituzionale e in inglese, previsti dal contratto di servizio 2018-22 che non partiranno per ora, la cancellazione dei canali Rai Sport (non la testata, ma i canali) e l’accorpamento di Rai 5 e Rai Storia.

Il presidente di Apa, l’associazione dei produttori televisivi indipendenti, Giancarlo Leone, uomo che in Rai ha trascorso gran parte della sua vita professionale, ha chiesto pubblicamente maggiori risorse per la Rai. Lo ha fatto qualche giorno fa durante la presentazione del Rapporto sull’audiovisivo nel corso del Mia a Roma. Quei «180 milioni almeno di extragettito» – così li ha quantificati Leone – sono da riconoscere totalmente alla Rai, che invece non vede neanche un euro «per consentirle di investire nel cinema e nel settore audiovisivo in generale». Davanti a lui c’era l’ad Rai Fabrizio Salini, evidentemente grato dell’assist.

Conti in rosso

In Rai i conti non stanno tornando. E i timori per la chiusura di fine d’anno aumentano se si guarda al 2021. Quest’anno, infatti, andrà meglio dei -65 milioni previsti a livello di gruppo. L’assenza degli eventi sportivi alla fine ha fatto risparmiare i 137 milioni per i diritti sportivi di Europeo e Olimpiadi. Il crollo del mercato pubblicitario ha però dall’altra parte picchiato durissimo. Nei primi otto mesi dell’anno, stando ai dati Nielsen, manca il 15,6% della raccolta, scesa nel periodo da 446 a 377 milioni.

Con il lockdown sono venuti a mancare poi oltre 20 milioni di canoni speciali (da attività commercial) e una serie di ricavi theatrical. Alla fine il rosso atteso per fine 2020 – sempre come gruppo in cui la capogruppo Rai Spa giova dei risultati positivi di qualche controllata, Rai Way in testa – sarebbe secondo indiscrezioni sui -40 milioni. Il livello di preoccupazione in questo quadro sale per il 2021.

 

(Nella foto la sede Rai)