Pubblicato il 20/10/2020, 11:31 | Scritto da La Redazione

Sky-Mediaset contro Dazn. E Amazon gode

Champions, asse Mediaset-Sky

MF-MilanoFinanza, pagina 16, di Andrea Montanari.

L’una ha bisogno di un evento di richiamo per sostenere gli ascolti nel prime time infrasettimanale. L’altra, seppure concentrata su un cambio di strategia – dalla pay tv alle tlc – non può fare a meno di contenuti calcistici per non vedere calare ancora il proprio bacino d’utenza, oggi di 4,6 milioni di clienti (il dato sale a 4,9 milioni con bar e hotel). Entrambe, poi, temono lo spauracchio digitale che risponde al nome di Amazon, oltre alla concorrenza dell’Over the top dello sport, Dazn.

Così. Mediaset ha deciso di farsi avanti con un’offerta importante per aggiudicarsi le partite in chiaro (16) della Champions League 2021-2024 per la serata del martedì. Sul piatto c’è una cifra più bassa rispetto agli 80 milioni annui offerti dal colosso Usa per gli altri 16 match di cartello (il cosiddetto first pick) del mercoledì sera che finiranno su Prime Video. Ma a Cologno Monzese hanno capito che per vincere serve allearsi all’ex storico rivale Sky. Così i due network, come riferito ieri dal sito Calcio e Finanza, sono pronti a stringere, o meglio a rinnovare, il patio commerciale attualmente in vigore, e a sbaragliare la concorrenza, con la pay tv satellitare guidata dall’ad Maximo Ibarra interessata al pacchetto delle 104 sfide della massima competizione europea e alla finale.

La contromossa di Dazn

II responso dell’Uefa dovrebbe arrivare nei prossimi giorni e non è da escludere un rilancio in extremis di Dazn. II tutto in vista del bando della Lega Serie A per i diritti tv 2021-2024 che sarà lanciato a novembre (prima per l’estero e poi per l’Italia) e che veda al via gli stessi player, oltre probabilmente a Tim e Netflix.

Anche se nel frattempo, la Confindustria del pallone sta definendo la nascita della media company – nella quale entreranno, col 10%, i fondi Advent, Cvc e Fsi – e che punta alla creazione del canale tv tematico, coinvolgendo anche la Serie B per un’offerta di contenuti più ampia da andare a rivendere poi alle varie piattaforme tic e tv.

 

(Nella foto le sedi Sky e Mediaset)