Pubblicato il 19/10/2020, 11:35 | Scritto da La Redazione

Addio al genio di Alfredo Cerruti, anima degli Squallor e della tv

Alfredo Cerruti l’anima scorretta degli Squallor

La Repubblica, pagina 29, di Andrea Silenzi.

«Era il 38 luglio e faceva molto caldo»: il testo di quella canzone assurda, 38 luglio, che lanciò gli Squallor alla ribalta verso la fine del 1971, era recitato da Alfredo Cerruti, scomparso ieri a 78 anni. Un personaggio geniale e irrispettoso, che aveva iniziato la sua carriera nel 1962 come produttore discografico e che poi si era imposto come autore televisivo e come mente dei corrosivi Squallor.

Nell’epoca dei cantautori e della canzone impegnata gli Squallor erano emersi con uno stile demenziale e irriverente, spesso ai limiti dell’oscenità e sempre politicamente scorretto, ma che rispecchiava un bisogno assoluto di libertà. Cerruti era il motore di un gruppo goliardico di cui facevano parte anche Giancarlo Bigazzi, Totò Savio, Daniele Paci e altri protagonisti (a volte insospettabili) della scena musicale italiana. «Diciamo pane al pane e pene al pene», scherzava Cerruti per raccontare quello stile volgare e diretto che sarebbe diventato un punto di riferimento, nel bene e nel male, per tanta canzone demenziale emersa poi negli anni a venire. Dino Vitola, il suo manager, lo ricorda come un uomo «di grandissima intelligenza e di grande ingegno. Era un grandissimo direttore artistico».

Una carriera anche da autore tv

Oltre che per la carriera musicale, Cerruti va ricordato anche per aver scritto pagine importanti per la televisione: aveva collaborato ai testi per programmi come Chi tiriamo in ballo, Cocco, Stasera mi butto, oltre a Il caso Sanremo, I cervelloni e le edizioni ’98-’99 e ’99-2000 di Domenica In. Alla fine degli anni 80 aveva partecipato al programma di Renzo Arbore Indietro tutta, dove la sua voce divenne facilmente riconoscibile per i fan degli Squallor nel celebre sketch «Volante 1 a Volante 2».

«Starà nei cieli a guidare la sua Volante», ha dichiarato un commosso Renzo Arbore, che ha ricordato anche le sue intuizioni come produttore musicale. «Aveva un talento incredibile nello scovare gli altri talenti: persone come Gigliola Cinquetti o i Pooh furono sue scoperte».

 

(Nella foto Alfredo Cerruti e Renzo Arbore)