Pubblicato il 16/10/2020, 18:03 | Scritto da La Redazione

Mirko Scarcella e Wanna Marchi: truffatori loro o babbei chi gli crede?

Mirko Scarcella e Wanna Marchi: truffatori loro o babbei chi gli crede?
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: la puntata de “Le Iene” sul fantomatico guro di Instagram apre a un interrogativo molto importante. Si tratta di «circonvenzione d'ingenui su Instagram o risposta a una domanda latente di vanità?».

Wanna Marchi e Mirko Scarcella sono tutta colpa nostra

Domani, pagina 15, di Gabriele Ferraresi.

L’operazione della Guardia di Finanza che nel 2002 ha portato all’arresto di Wanna Marchi e Stefania Nobile si chiamava “Tapiro salato”. La cosa migliore – oltre al nome dell’indagine – è che si dice che l’inchiesta è partita perché un militare delle fiamme gialle guardandosi una replica notturna di Striscia la Notizia ha notato dei reati commessi dalle due teleimbonitrici. Chissà se accadrà qualcosa del genere anche con Mirko Scarcella, il presunto guru di Instagram che ha catturato le nostre attenzioni questa settimana tra una puntata speciale de Le Iene durata circa tre ore e una replica di Scarcella pressoché in tempo reale tra Instagram stories e Non è l’arena da Giletti. Ma chi è Mirko Scarcella?

Un po’ tutto

Dato in passato come artefice del successo da influencer di Gianluca Vacchi – però lo stesso Vacchi a Le Iene ha preso le distanze dall’ex sodale, distanze che poi Scarcella ha riaccorciato pubblicando chat whatsApp col Vacchi – vista la non straordinaria comprensione delle dinamiche social dei giornalisti italiani, era riuscito a portarsi a casa una rassegna che lo qualificava come una specie di re Mida di Instagram: con clienti che andavano da Donald J. Trump a Cristiano Ronaldo o al clan Kardashian (tutta gente che ha bisogno di un consulente per avere l’attenzione altrui).

Ma ovviamente, mica era vero. Scarcella però qualcosa era, sì. Si era creato, dopo un apprendistato da Fabrizio Corona a inizio anni Duemila una mezza fama nel sottobosco dello spettacolo nostrano di serie Z, era un po’ un agente, un po’ un impresario, un po’ un sensale per quasi famosi – quasi famosi non proprio scafatissimi, ammettiamolo – in cerca di fama. Pian piano deve aver capito che i soldi erano da un’altra parte e che la strada giusta era quella nuova quindi Instagram, i corsi, le consulenze, i libri che svelano i segreti del suo successo, un successo che vuole assolutamente condividere con tutti.

Scarcella ci ha visto giusto e ha imboccato così una strada lastricata di mattonelle luccicanti, la cui doratura è composta da due elementi che non scarseggiano mai: gli ingenui e i loro soldi.

Venerabili maestri

Ha funzionato bene per Scarcella – meno per chi si affidava a lui: ma allora mettiamo in galera tutti i consulenti che presentano PowerPoint irrealizzabili al cliente – come funziona bene per tanti altri venerabili maestri del successo e del self help che promettono di svelare segreti miracolosi e redditizi. È pieno là fuori, anzi, là dentro lo schermo del nostro smartphone di gente che propone roba del genere, e la propone a strascico.

Funziona un po’ come il telemarketing su 100.000 telefonate, qualcuno cambierà operatore allo stesso modo su 100.000 contatti di una inserzione sponsorizzata su Facebook, di sicuro qualcuno avrà comprato La Bibbia -successo, fama, soldi pagandolo 97 euro. È ancora in vendita sul sito di Scarcella con tanto di prefazione del pugile Floyd Mayweather, e visti i precedenti, speriamo Mayweather sappia della prefazione, non sembra uno a cui tirare sòle. Ma di questo, insomma, ci importa il giusto.

 

(Nella foto Mirko Scarcella)