Pubblicato il 16/10/2020, 17:02 | Scritto da La Redazione

Facciamo i conti in tasca a TV e cinema

Facciamo i conti in tasca a TV e cinema
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il mercato della produzione audiovisiva vale in Italia circa 1,3 miliardi di euro nel 2019. 480 milioni di euro per la fiction, i film in sala vicini ai 400 milioni, l'animazione a 77 milioni e la parte rimanente assorbita da investimenti in altri generi e da piattaforme in streaming, pari a 340 milioni.

Fiction, un mercato da 480 milioni

Italia Oggi, pagina 19, di Claudio Plazzotta.

Il mercato della produzione audiovisiva vale in Italia circa 1,3 miliardi di euro nel 2019, con la fiction nella quale vengono investiti 480 milioni di euro, i film in sala vicini ai 400 milioni, l’animazione a 77 milioni, e la parte rimanente assorbita da investimenti in altri generi, da piattaforme in streaming ecc., pari a 340 milioni. «In particolare», ricorda Giancarlo Leone, presidente di Apa-Associazione produttori audiovisivi, «le piattaforme OTT nel 2019 hanno investito in Italia circa 70 milioni di euro in serialità, che nel 2020 sono stimati in crescita a quota 90-100 milioni, tra i 110 e i 140 milioni di euro nel 2021 e tra i 140 e i 195 milioni nel 2022».

Il comparto della produzione audiovisiva è formato da 7.500 aziende, con 123 mila lavoratori diretti (è escluso l’indotto), e, quanto alla fiction, Rai la fa da padrona come ore trasmesse in prima visione: pesa per il 74%, davanti a Mediaset con l’8%, Sky con il 7% e Netflix col 6%. II tax credit maggiorato al 40% ha salvato tante produzioni nel 2020. Ma, come sottolinea Leone durante la presentazione del secondo rapporto Apa nel corso del Mia Market di Roma, c’è il pericolo che Rai, volano principale dell’industria, tagli gli investimenti nei prossimi anni. E in effetti sarà così, conferma l’a.d. del servizio pubblico, Fabrizio Salini.

Mediaset sta investendo poco in fiction

Anche Mediaset sta investendo pochissimo in fiction: nel 2020 non ne ha ancora mandata in onda nessuna. Più risorse, invece, arriveranno da Sky e Netflix. Con un progetto del Ministero dei beni culturali per eliminare il plafond alle risorse pubbliche a disposizione dell’audiovisivo, e fornire al settore uno strumento certo.

Fabrizio Salini, amministratore delegato Rai: «Il canone Rai in bolletta elettrica è di 90 euro, ma alla Rai ne arrivano solo 74. Ci vengono perciò sottratte risorse. Nel 2020 abbiamo confermato il nostro impegno nella fiction, consapevoli che questo ci porterà a un conto economico in squilibrio nell’esercizio. Nel 2021, con i cali della raccolta pubblicitaria e le incertezze sugli introiti da canone, stiamo operando razionalizzazioni sia sui costi interni, sia sugli investimenti produttivi. Non fermiamo le macchine, ma, se non arrivano risorse, Rai ridurrà gli investimenti nella fiction. Mi impegno comunque a nominare il nuovo direttore di Rai fiction (Eleonora-Tinny Andreatta se ne è andata a fine giugno per diventare vice president original series di Netflix Italia) e a presentare il piano fiction 2021 entro il 31 dicembre. Prometto che non terrò l’interim di Rai fiction a vita».

 

(Nella foto Fabrizio Salini)