Pubblicato il 14/10/2020, 11:35 | Scritto da La Redazione

La maledizione di Santoro abbatte anche una sua discepola

Giuli-Fagnani, sospesa Seconda linea. Il dopo-Santoro su Raid2 resta tabù

Il Giornale, pagina 23, di Laura Rio.

Ci hanno provato. Non ci sono riusciti. Come, del resto, altri prima di loro. Si chiude dopo solo due puntate l’esperimento di Seconda linea, il nuovo programma di approfondimento di Rai2 in onda al giovedì in prima serata che aveva come obiettivo l’allargamento della visione politica, aperta anche alle istanze di destra e sovraniste. In conduzione la coppia Alessandro Giuli e Francesca Fagnani. Una decisione presa dal direttore di rete, Ludovico Di Meo, a fronte di risultati scarsi, non solo come numeri Auditel, ma soprattutto come impostazione del programma.

Già nella prima puntata (solo 1,9% di share) si era visto che l’impianto non funzionava: un tentativo di contaminare diversi generi, l’alto e il basso, lo spettacolo e le notizie che generava confusione con strane staffette tra vip come Bonolis e Carlo Cottarelli. Nella seconda puntata si è cercato di correggere il tiro, dando più ordine alla serata, ma il risultato è stato un classico spazio di approfondimento uguale a tanti altri, spazzato via dalla concorrenza di Dritto e Rovescio di Del Debbio su Rete4 e Piazzapulita di Formigli su La7. Risultato: solo l’1,6% di share. Molto al di sotto della media della rete.

Cosa non ha funzionato

La coppia Giuli-Fagnani non ha funzionato semplicemente perché non si capiva il motivo della doppia conduzione: se avessero giocato alla donna di sinistra «contro» l’uomo di destra forse la cosa avrebbe avuto una logica. Dietro questo flop c’è anche un peccato di presunzione. Non si è tenuto conto dell’esperienza passata: in tanti dopo l’uscita di Michele Santoro hanno provato a gestire quello spazio.

Ci sono riusciti solo Nicola Porro con Virus e, solo in parte, Enrico Lucci con Nemo. In ogni caso, il direttore Di Meo ha deciso per una sospensione, per ripensare il tutto e vedere come ripartire.

 

(Nella foto Francesca Fagnani)