Pubblicato il 06/10/2020, 19:02 | Scritto da La Redazione
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Le Iene, Suarez e Cassano

Davide Parenti: «Il metodo Iene? Si può sbagliare»

Corriere della sera, pagina 41, di Renato Franco.

«Il metodo Iene, per chi ce l’ha superficialmente affibbiato, sarebbe l’approccio approssimativo con cui, secondo i nostri detrattori, tratteremmo gli argomenti nel nostro programma. In realtà Le Iene in questi 23 anni hanno fatto un sacco di cose importanti, soprattutto dal punto di vista giornalistico. Gli inviati vanno sempre a cercare gli interpreti dei fatti, registrando in video la loro reale versione. Alle Iene non c’è letteratura. Sono i protagonisti a parlare. Sempre. Poi capita di sbagliare. Ma ci sbagliamo poco. Su migliaia di servizi ci contestano sempre le stesse quattro cose».

Davide Parenti è la mente del programma di Italia1 che parte oggi con due appuntamenti a settimana (martedì e giovedì). «È una stagione in salita – riflette -, è il COVID-19 che muove tutto. Lo studio è senza pubblico, noi siamo organizzati in gruppi per contenere eventuali contagi, Giulio Golia è risultato positivo, ma siamo settati in modo da farcela anche se si ammala qualcuno».

Un focus sul coronavirus

Tanti contenuti gireranno intorno alla pandemia, che è un tema sanitario, ma anche economico e sociale. «Faremo il punto sui vaccini e ci siamo anche proposti come cavie: volevamo provare lo Sputnik, ma i russi non erano d’accordo. Come sempre ci saranno anche servizi leggeri. Siamo andati a Madrid a parlare in italiano con Suarez, ma il suo staff di sicurezza ci ha preso come pelli di fico e buttati in giardino. Abbiamo ripiegato con Cassano, è stato al gioco: se gli facessero l’esame di italiano gli toglierebbero la cittadinanza».

 

(Nella foto Davide Parenti)