Pubblicato il 02/10/2020, 19:05 | Scritto da La Redazione

Una carezza dal Papa per la Tv di Urbano Cairo

Atlantide in difesa di Papa Francesco

Avvenire, pagina 21, di Andrea Fagioli.

Nel giorno dell’«altolà» del Vaticano al Segretario di Stato americano Mike Pompeo sulla questione degli accordi Cina-Santa Sede, La7, con il suo Atlantide – Storie di uomini e di mondi condotto da Andrea Purgatori, ha proposto una serata dal titolo Fuori i mercanti dal tempio (mercoledì dalle 21,15), partendo dalla vicenda che ha portato alla rinuncia, sollecitata e accettata da papa Francesco, del cardinale Angelo Becciu agli incarichi e ai «diritti connessi al cardinalato».

Nella traduzione del direttore de L’Espresso Marco Damilano, ospite della serata, si è trattato di un «licenziamento su due piedi», mentre per Purgatori «il Papa ha fatto come Gesù che cacciò i mercanti dal tempio». Da qui il titolo della puntata che ha visto tra gli ospiti anche il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari, il direttore de la Civiltà cattolica padre Antonio Spadaro e il vicedirettore di Domani Emanuele Fittipaldi. Serata che è proseguita con accenni alla visita di Pompeo in Italia senza incontrare Francesco e all’enciclica Fratelli tutti per concludersi con la riproposta del documentario La rivoluzione di Papa Francesco, trasmesso per la prima volta in Italia cinque anni fa.

La posizione di Atlantide

Nel complesso, la serata di La7 è apparsa in decisa difesa di Bergoglio, ma in altrettanto deciso attacco alla Curia vaticana. Purgatori ha presentato il tutto con una certa enfasi parlando di «vero e proprio terremoto», di «scandalo finanziario senza precedenti», di «Papa assediato e asserragliato in un fortino», anche se poi ha esaltato la figura di Bergoglio e ha dato spazio a padre Spadaro che, come al solito lucido e convincente, ha precisato che Francesco non è solo e che governa la Chiesa con un criterio spirituale: «Ha grandi amicizie, ascolta molto, attiva processi e agisce secondo quello che la preghiera lo spinge a fare», «il suo vero ufficio è la cappella», «lui non vuole fare le riforme, ma vuole mettere sempre più Cristo al centro della Chiesa».

 

(Nella foto Andrea Purgatori)