Pupo cita Bibi Ballandi per definire il Grande Fratello
Immutabile tv, la lezione di Bibi
Quotidiano Nazionale, pagina 31, di Pupo
Ogni tanto ripenso a Bibi Ballandi, il geniale produttore televisivo al quale tutti noi, chi più chi meno, dobbiamo qualcosa. Oltre ad essere un talento nel suo lavoro, era anche molto simpatico e alcune delle sue metafore, grazie soprattutto a Fiorello che non ha mai perso occasione per citarle, sono passate alla storia. Quando mi volle alla conduzione di Volami nel cuore, una prima serata di Raiuno, mi invitò a fare due chiacchiere nel suo ufficio romano e, con il suo inconfondibile e meraviglioso accento emiliano-romagnolo, me ne disse una delle sue. «Pupo – esordì -ricordati che la televisione è come la messa. Sono duemila anni che è pressappoco la stessa e ancora funziona. Quindi, non fare il fenomeno e vedrai che sarà un successo». E come sempre aveva ragione.
Chi guarda la televisione è in genere abitudinario, non vuole sorprese o stravolgimenti. Per questo ancora oggi, dopo venti anni, trasmissioni come Il Grande Fratello continuano a funzionare. Perché, come diceva Bibi Ballandi, alcuni riti televisivi sono esattamente come quelli religiosi. Bisogna conoscerli e saperli maneggiare. Ma senza mai snaturarli.
(Nella foto Pupo)