Pubblicato il 22/09/2020, 11:31 | Scritto da La Redazione
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Emmy Awards: HBO straccia Netflix

Emmy Awards: HBO straccia Netflix
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: agli Oscar della televisione la tv via cavo ha battuto quella in streaming per premi conquistati con le sue serie. I titoli più premiati: “Euphoria”, “Watchmen” e “Succession”.

Hbo batte Netflix

Il Foglio, pagina 2, di Mariarosa Mancuso

Nlente red carpet. Poltrone vuote, al massimo qualche sagoma cartonata (“Per non sembrare un raduno di sostenitori di Donald Trump”, ha spiegato il maestro di cerimonie Jimmy Kimmel, in prestito dallo show “Jimmy Kimmel Live!”). Attori, attrici, registi, produttori collegati via Zoom dal salotto di casa, per i ringraziamenti (non tutti presentabili, intendiamo i salotti). Signore e signori, ecco a voi i PandEmmys! – sono sempre parole del bravo presentatore: la prima importante cerimonia di premiazione virtuale, distanziata e disinfettata, fino alle schede con i nomi dei premiati.

Gli Oscar della tv, si usa dire. Anche se la tv non è più quella di una volta, con le piattaforme streaming che ci hanno salvati quando eravamo chiusi in casa. Netflix, per esempio, aveva 160 nomination, tra artistiche e tecniche. Ha portato a casa solo due statuette importanti: Dulia Garner attrice non protagonista per “Ozark” e Maria Schrader per la regia di “Unorthodox”. Non è andata meglio alle altre piattaforme, che negli anni scorsi avevano trionfato con “La fantastica signora Maisel” (Amazon) e “Handmaid’s Tale” (Hulu).

Ha fatto man bassa di premi Hbo, la tv via cavo che inventò lo slogan “It’s not tv, it’s Hbo”. Forse per tradizione, o forse per barriere d’entrata più rigide rispetto alla concorrenza streaming, è ancora la sigla che produce le serie o miniserie migliori. “Euphoria”, per esempio: molto liberamente ispirata a una serie israeliana con lo stesso titolo, ha fatto vincere alla protagonista Zendaya l’Emmy come migliore attrice drammatica. La più giovane nella storia del premio, battendo Jennifer Aniston, Olivia Colman, Laura Linney. Ha ringraziato circondata da uno stuolo di sostenitori. Regina King – diventata regista con “Una notte a Miami”, presentato pochi giorni fa alla Mostra di Venezia – ha vinto per la miniserie “Watchmen” di Damon Lindelof, tratta con qualche libertà dai fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons (per gli spettatori italiani, su Sky Atlantic e Sky on demand). Altro record: è il primo Emmy a premiare una storia disegnata, che dopo il film girato da Zack Snyder nel 2009, è stata adattata ai tempi anticipando il movimento Black lives matters. Regina King – ovvero Sister Night, che a Tusla combatte i razzisti – indossava una maglietta con il volto di Breonna Taylor, uccisa a Louisville dai poliziotti che perquisivano casa sua.

 

 

(Nella fot Zendaya)