Pubblicato il 18/09/2020, 14:32 | Scritto da La Redazione

Ero una Iena, ora inseguo i Santi

“Le pietre parlano”, anzi raccontano: perchè la Chiesa è nata proprio a Roma

Avvenire Agorà 7, pagina 5, di Tiziana Lupi

Alessandro Sortino spiega che tutto è partito da una domanda: «Perché la Chiesa è a Roma?». Per provare a rispondere, il giornalista (nonché autore televisivo) da stasera propone su Tv2000 Le pietra parlano, un viaggio in quattro puntate (scritto con Claudia Benassi) in cui accompagnerà gli spettatori alla scoperta della Chiesa delle origini a Roma. «Solitamente siamo abituati a considerare la Chiesa nella capitale come un dato di fatta Ma non è così: Roma è stata il centro della prima globalizzazione e questa si è combinata con una specifica religione che ha scelto di cominciare da Roma il suo sguardo universale sull’umanità. La trasformazione di Roma da polis a impero che tiene sotto di sé una moltitudine di popoli si combina con la storia di un gruppo di persone per le quali il potere non può entrare nel cuore dell’uomo che è libero. E l’uomo di potere, l’imperatore, non è Dio».

Per narrare questo rapporto tra i primi cristiani e l’impero il viaggio de Le pietre parlano si snoda attraverso i siti archeologici che legano le vicende della comunità cristiana a quelle del potere imperiale. Le prime due puntate sono dedicate all’affermarsi dell’identità cristiana all’interno delle comunità ebraiche, alla nascita alla nascita delle prime chiese domestiche, all’arrivo degli apostoli San Paolo e San Pietro e al loro martirio sotto Nerone. Le due successive svelano, invece, le vicende della Chiesa di Roma negli anni che vanno da Vespasiano a Traiano. Ci sono la separazione tra cristianesimo ed ebraismo dopo la distruzione del tempio, la persecuzione di Domiziano, la conversione delle famiglie di rango senatorio, il passaggio misterioso dell’apostolo evangelista Giovanni a Roma, il martirio nel Colosseo di Ignazio, vescovo di Antiochia. Il tutto intersecato con le vicende e l’evolversi del potere imperiale che proprio in quegli anni diventa assoluto: dal principato al dominato.

 

 

(Nella foto Alessandro Sortino)