Pubblicato il 14/09/2020, 17:03 | Scritto da La Redazione
Argomenti: , ,

Paola Cortellesi: La mia Petra non fa compromessi con nessuno

Paola Cortellesi: La mia Petra non fa compromessi con nessuno
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: l’attrice parla del suo nuovo personaggio, nato dalla penna di Giménez-Bartelett, protagonista della serie tv che parte questa sera su Sky Cinema.

Detective Cortellesi: “Ho amato subito Petra, donna controcorrente che non vuole mediare”

La Stampa, pagina 29, di Michela Tamburrino.

Chissà se anche l’investigatrice Petra Delicado, brutto carattere, solitaria ma ottimo detective, qualche volta avrà detto al suo vice, al culmine di un caso: «Non mi chiedermi». Avrebbe potuto con l’ironia di Petra e di Paola Cortellesi che l’incarna e che una canzone così la cantava a Sanremo quando la sua carriera è sbocciata.

Oggi è diventata una star. Talmente, da inaugurare il nuovo corso pop della serialità targata Sky, varietà di genere più largo ma fedele all’altissima qualità, una casa dei talenti per esplorare territori iperfemminili capaci di attrarre anche un pubblico maschile, grandi star del cinema italiano, testi letterari per scostarsi dagli stereotipi, una forte componente umana e qualità d’eccellenza.

Ecco assoldata Cortellesi e, al suo debutto nella regia di una serie tv, Maria Sole Tognazzi, chiamata a bordo per la sua capacità di cogliere diversi caratteri femminili. Quattro donne coinvolte in quattro romanzi da quattro puntate danno corpo e anima a Petra, una produzione Sky, Cattleya e Bartlebyfilm da stasera su Sky Cinema e in streaming su Now Tv. Petra, nata dalla penna felice dell’autrice bestseller Alicia Giménez-Bartlett, tradotta in tutto il mondo (da noi pubblica con Sellerio) e particolarmente apprezzata dai lettori italiani.

Un nuovo progetto

«Ero molto perplessa. I produttori volevano spostare l’ambientazione della storia da Barcellona a Genova. Non ne capivo il motivo e non volevo spiega l’autrice poi mi è stato spiegato che tutte e due le città vivono dello sbocco sul Mediterraneo, che anche Genova è non convenzionale nelle sue pieghe meno note, che è tradizionale e innovativa, che è una città contraddittoria e non stereotipata. Ho cominciato a convincermi. Poi ho visto Paola sul set, bella ma non una Barbie, simpatica ma dura, e Maria Sole così precisa e autoritaria quando gira. Talmente riuscito questo scenario che mi sono preoccupata di dover spostare location ai prossimi romanzi».

Il consenso di Alicia era dirimente per Paola Cortellesi, che ha voluto al fianco i suoi sceneggiatori di fiducia: «Ero più emozionata davanti ad Alicia che sul palco di Sanremo. Sono una sua fan, lavorare insieme è stata per me un’occasione imperdibile». Per Maria Sole Tognazzi che al suo debutto alla regia aveva diretto Paola Cortellesi in Passato prossimo, un ritrovarsi su percorsi amati: «Ho riscontrato con Alicia e con il suo personaggio molte affinità, nel modo di parlare al femminile, nella libertà, nell’essere anticonvenzionale».

 

(Nella foto Paola Cortellesi)