Pubblicato il 08/09/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione
Argomenti: ,

Diritti Tv: i club di Serie A fanno melina

Diritti tv, il catenaccio dei presidenti di serie A

La Verità, pagina 17, di Gabriele Gambini.

Manca poco a capire quale sarà il futuro televisivo della Serie A. Nelle scorse settimane, dopo la presentazione delle offerte vincolanti, i fondi interessati alla massima competizione del campionato italiano hanno presentato i rispettivi progetti d’investimento. Le cordate che hanno dimostrato di avere le maggiori possibilità sono due: Cvc, Advent e Fsi da una parte, Bain Capital-Nb Renaissance dall’altra. Il loro scopo è entrare col 10% nel capitale della media company che si costituirà dopo il conferimento dei diritti tv e dei diritti commerciali per il periodo 2021-2024. Domani, 9 settembre, si terrà l’assemblea di Lega e i presidenti dei 20 club interessati daranno un loro giudizio. Cvc, Advent e Fsi avrebbe presentato l’offerta più elevata: il consorzio, che ha come advisor Rothschild, Credit Suisse e Barclays, oltre allo studio Gattai Minoli Agostinelli, valuterebbe 15 miliardi di euro la media company.

Altri fattori sul tavolo

Bain Capital-Nb Renaissance sarebbe disposta a compensare con altri fattori, tra i quali l’inserimento di un minimo garantito. Sebbene siano le due cordate con in mano le opportunità più concrete, non sono state le uniche a farsi avanti. Altre società erano interessate a inserirsi come finanziatori orientati alla cartolarizzazione: tra queste, Sixth Street Partners (gruppo Tpg), Fortress, assistito dallo Studio Grande Stevens, con Apax, e Blackstone con Gso, General Atlantic, Apollo. All’ultimo minuto si erano aggiunte anche Mediapro e Wanda, promettendo un minimo garantito di 1,5 miliardi a stagione per 9 anni.