Pubblicato il 01/09/2020, 11:33 | Scritto da La Redazione

Daria Bignardi: Il Grande Fratello ha cambiato la tv

Daria Bignardi: «Il Grande Fratello ha spettinato la tv»

La Repubblica, pagina 32, di Antonio Dipollina.

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Il GF è stato uno snodo Importante che ha colto del cambiamenti in arrivo – o II ha indirizzati – oppure, più semplicemente, è l’invenzione più forte della storia della tv?
«Forse vent’anni fa il GF segnò un passaggio tra una tv pettinata – e in qualche caso ingessata – e una più spettinata, più vicina alla realtà in tutti i suoi aspetti, anche quelli discutibili, imbarazzanti o noiosi: qualcosa che somigliava di più alla vita vera. La tivù degli anni 60 e 70 che rivedo a Techetechetè mi sembra bellissima, curata e piena di idee mentre negli anni 80 e 90, soprattutto nell’intrattenimento, era diventata più pigra e prevedibile».
Quel salto, da parte sua, lasciò sbalorditi tutti.
«Nessuno di noi – da Gori a Dallatana a me meno di tutti – immaginava cosa sarebbe successo. Sapevamo che in Spagna il GF era andato molto bene. Io venivo dal primo programma che ho scritto, Tempi Moderni, che raccontava i cambiamenti del costume: credo che Gori volesse una giornalista perché così era stato in Spagna. Io non avevo nemmeno capito bene cosa fosse. Chiesi di conoscere i ragazzi prima che entrassero nella Casali incontrai uno dopo l’altro nel residence di via Madonna dei Monti dove abitavo le due sere la settimana che passavo a Roma. Mi colpì Pietro Taricone: vulcanico, magnetico, molto affettuoso».

In tanti si Indignavano sostenendo che fosse tutto costruito. E non badavano alla squadriglia di autori, dichiarata.
«Gli autori c’erano ma non scrivevano quello che i ragazzi dicevano e facevano, governavano solo i meccanismi del formato. Le polemiche immagino fossero il segno – più che la causa – del successo». Se uno usa come slogan “la tv è peggiorata per sempre dopo il GF”, gli risponde in maniera puntuale o si alza e se ne va? Dipende da chi lo dice e da come lo dice».
Cosi è facile.
«Io non ero tra gli autori, quindi le critiche non mi dispiacciono come se le facessero a programmi miei. Di certo non mi aspettavo tutta quella popolarità. Qualcuno scrisse che funzionavo in quel ruolo perché riuscivo a raffreddare una materia incandescente. La tv forse è così: bisogna scaldare le cose fredde e raffreddare quelle calde».

 

(Nella foto Daria Bignardi)