Pubblicato il 28/08/2020, 15:03 | Scritto da La Redazione
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Diritti tv: arriva un nuovo player per il calcio italiano

Per l’asta sulla Serie A spunta una nuova cordata di Fortress

Il Sole 24 Ore, pagina 15, di Simone Filippetti.

In Zona Cesarini si scompigliano le carte per l’asta sulla Serie A. Tra i due “litiganti”, arriva il terzo: scende in campo una super-cordata capitanata da Fortress. Il fondo americano si è alleato, secondo indiscrezioni di mercato, con due fondi londinesi: Apax Partners, colosso del private equity, e Thcp-Three Hills Capital Partners. Oggi scade il termine per le offerte spontanee alla Lega Calcio, che raccoglie i 20 club italiani e gestisce il massimo campionato sportivo del Paese.

Sul tavolo di Paolo Dal Pino, l’ex manager Pirelli ed ex ad di Wind, da inizio anno nuovo presidente della Lega Calcio, ci sono da mesi due offerte pesanti: quella del fondo inglese CVC, assistita da Rothschild, assieme ad Advent e Fsi; e quella di Bain Capital. Il consulente Lazard, incaricato dalla Lega di gestire l’asta, si attende però di ricevere più di 6 offerte oggi: due sono quelle per la parte equity, appunto il tandem Cvc-Advent e Bain Capital. La valutazione del 10% del capitale della futura newco della Serie A è di 1,5 miliardi di euro, per un totale di 15 miliardi per i diritti dell’intero campionato.

Diverse tipologie di offerte

Le offerte per il capitale sono quelle più ghiotte, ma presentano delle criticità. Di fatto con una quota di minoranza, sia Cvc sia Bain vorrebbero il controllo e imporrebbero la loro governance societaria. Uno scenario che poco piace a molti presidenti dei club. Al lato opposto sono attese offerte puramente finanziarie, con il fondo Apollo in prima fila. Non puntano al capitale, ma di fatto offrono finanziamenti sotto forma di private debt. Opzione che piace a quella parte di Lega che teme di vedersi sfilare il controllo della Serie A, ma che non risolve uno dei motivi per cui Dal Pino ha deciso di avviare l’asta: servono competenze industriali per “ingegnerizzare” il calcio in Italia. Terzo campionato in Europa, dopo Inghilterra e Spagna, la Serie A fa numeri molto piccoli rispetto alla Premier League, una macchina da soldi che genera 6 miliardi di euro solo di diritti tv e muove un indotto rilevante. C’è poi un terzo gruppo di offerenti, che propongono un modello ibrido, ed è in questa categoria che si colloca la nuova offerta arrivata ieri.

Fortress si era già fatta avanti da sola, assistita dallo studio Grande Stevens International, mala sua era un’offerta puramente finanziaria: un prestito ponte da 1,7 miliardi subito e una cartolarizzazione di diritti tv futuri