Pubblicato il 09/07/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione
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Gigi Marzullo si gode le ferie arretrate andando in onda su Rai1

Aiuto, Marzullo ha 10 anni di ferie arretrate L’ultima parola della notte sarà ancora la sua

Il Fatto Quotidiano, pagina 15, di Gianluca Roselli.

“E’ notte alta e sono sveglio, sei sempre tu il mio chiodo fisso”. La splendida Ancora di Edoardo De Crescenzo (Sanremo 1981) poteva tornare a essere solo una canzone. E invece almeno per un altro anno sarà ancora anche sigla di Sottovoce, il programma “che chiude il palinsesto della prima rete della Rai, quando un giorno finisce e un nuovo giorno sta per cominciare…”, come dice tutte le sere che Dio manda in terra Gigi Marzullo, il popolare giornalistiche conduce questo spazio dal 1994. Eppure il mitico Gigi, che da tempo ama sfoggiare camicioni del pigiama a righe sotto il blazer blu, a fine giugno sarebbe dovuto andare in pensione, avendo compiuto 67 anni.

Qualcuno in Rai la vedeva come una liberazione. “Finalmente si potrà fare qualcosa di diverso nella notte culturale di Raiuno”, le voci di corridoio. Poveri illusi. Marzullo invece resterà, almeno per un’altra stagione. Il suo nome e le sue trasmissioni (Sottovoce, Applausi, Cinematografo, Mille e un libro) sono presenti nei palinsesti autunnali almeno fino a dicembre, ma solo nel weekend.

Le ferie non godute

Perché? Il fatto è che Marzullo ha più di 500 giorni di ferie arretrate, qualcosa come 10 anni di ferie non godute. Possibilissimo, nel magico mondo di mamma Rai, dove i giornalisti accumulano ferie come se non ci fosse un domani: c’è pure chi arriva a superare gli 800, senza che le “risorse umane” battano ciglio. “A Saxa Rubra se non hai almeno 200 giorni di ferie arretrate non sei nessuno…”, si ama dire laggiù.

 

(Nella foto Gigi Marzullo)