Pubblicato il 01/07/2020, 17:31 | Scritto da La Redazione

SOS di Renzo Arbore: “Ridateci la seconda serata”

Renzo Arbore: “Hanno fatto fuori la seconda serata ed eliminato i talenti”

La Verità, pagina 18, di Maurizio Caverzan.

Quale fa la scintilla di Alto gradimento fra lei e Boncompagni?
«Lo vuole sapere? Ero appena stato cacciato da Per voi giovani che avevo inventato io. II direttore della radio. Giuseppe Antonelli, allargò le braccia, affranto: “E stata una scelta politica”».
Di chi?
«Dei cattocomunisti che allora sembravano dover dominare».
Nomi?
«Non posso, alcuni sono morti».
La scintilla?
«Boncompagni veniva da Chiamate Roma 3131, Ideato da Luciano Rispoli. Perla puma volta, il telefono era a disposizione del pubblico, ma presto era diventata una radio del dolore…».
Le rispettive cacciate vi accomunarono?
Anche alla Rai dominano le produzioni esterne, egli interni ne risentono «Dissi a Gianni: Tu vieni dalla radio del dolore e io sono stato mandato via, mail direttore ha promesso di aiutarmi”. Così pensammo a un programma di risate. In quegli anni di ideologie e terrorismo ridere era vietato. Perciò, andammo da Antonelli e gli proponemmo Musica e puttanate».
E lui?
«”Con questo titolo non può passare, inventatevene un altro”. Siccome io prediligo i titoli negativi, tipo Indietro tutta o Meno siamo meglio stiamo, pensai Basso gradimento, che Gianni corresse con Alto. C’erano Giorgio Bracardi e Mario Marenco, fuoriclasse assoluti. Il programma esplose».
Nella sigla finale dl Indietro tutta, con sapido doppiosenso cantava «vengo dopo il Tg»: ora Striminzitic show viene dopo che cosa?
«Purtroppo viene durante. Ho constatato che la seconda serata è defunta in quanto la prima, cominciando tardi e prolungandosi per far lievitare lo share, salta direttamente alla terza. Qualche sera fa ho perso l’inizio di Striminzitic per vedere come finiva Fuga da Alcatraz».
L’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini dice che vuole ripristinare la seconda serata.
«Speriamo, ma se non si mettono d’accordo tutti, Rai, Mediaset, La7 eccetera, non se ne farà niente. Senza presunzione, la seconda serata l’abbiamo inventata nel 1985 io e Giovanni Minoli, allora capostruttura di Raie. Alle 23 c’era il monoscopio, non a caso il programma s’intitolò Quelli della notte».
La seconda serata era la palestra dei nuovi autori.
«Infatti, sono scomparsi. La carenza di oggi è proprio L’assenza di autori e talenti per la tv leggera».

 

(Nella foto Renzo Arbore)