Pubblicato il 25/06/2020, 15:00 | Scritto da Gabriele Gambini

Alessio Viola: Un titolo ai primi vent’anni del secolo? Pensavo fosse Obama, invece era Trump

Alessio Viola: Un titolo ai primi vent’anni del secolo? Pensavo fosse Obama, invece era Trump
Il volto di SkyTG24 è al timone del contenitore mattutino di TV8 Ogni Mattina (da lunedì 29 giugno alle 10) e del programma di approfondimento Venti20, che racconta le svolte dei primi vent'anni di secolo. TvZoom lo ha intervistato.

Alessio Viola: “Non nego che Ogni Mattina ricordi i classici contenitori mattutini delle generaliste, ma punteremo a caratterizzarne il sapore”

Alessio Viola è bravo. Ma è anche “brave”. Coraggioso. Cuor di leone nell’espandersi, giocando con incursioni televisive pop che ne puntellano l’autoironia senza intaccarne l’autorevolezza di giornalista. TV8 conta su di lui. È in corso una ristrutturazione, nel canale diretto da Remo Tebaldi. Da un lato si insegue la generalista con Ogni Mattina (da lunedì 29 giugno, dalle 10 alle 14): Viola, insieme con Adriana Volpe, collaboratori e ospiti, racconta l’Italia di costume e società in diretta. Dall’altro si prosegue con l’approfondimento. Il volto storico di SkyTg24 conduce, ogni venerdì in seconda serata, Venti20: focus sulle svolte caratterizzanti i primi vent’anni del nuovo secolo. Togliere le zavorre a una conversazione è l’unico modo per capire se la verità può decollare.

Volti e autori con lunga militanza nella generalista. Contenuti che mischiano alto e basso con toni quasi nazionalpopolari. Ogni Mattina sembra una riedizione dei contenitori mattutini che imperversano sulla Rai o su Mediaset.
Tv8 aveva necessità di arricchire la sua identità, rafforzandone le prerogative e ampliando i linguaggi. Un contenitore capace di unire l’alto e il basso, raccontare il costume e la società, è un passo significativo in quella direzione. Se apri un bar, non puoi evitare di preparare cappuccino e brioche, come tanti altri bar. La differenza la faranno il sapore di quella brioche e di quel cappuccino.
Che sapore avranno?
Gli ingredienti saranno garbo e leggerezza. Niente toni urlati, nessun litigio. E una precisa caratterizzazione nel raccontare. Non scordando, tra le novità proposte, il nuovo telegiornale TG8 e TG8 Sport.
Al termine di ogni puntata farete i conti con l’Auditel.
Gli ascolti fanno parte del gioco. Partiamo di proposito in estate, in punta di piedi. Lo consideriamo un rodaggio per oliare i meccanismi. Il pubblico delle altre generaliste, nel tempo, troverà motivi per affezionarsi a noi.
Qui parli a un pubblico diverso rispetto a quello di SkyTG24.
Il pubblico di SkyTG24 è molto informato, è un interlocutore spesso di pari livello, o superiore, con cui mi confronto. OgniMattina punta a intercettare una fetta più ampia di spettatori, meno profilata, contaminando generi e linguaggi.
Conoscevi Adriana Volpe?
La conoscevo professionalmente. A Roma siamo quasi vicini di casa, a progetto iniziato ci siamo incontrati e presentati. Abbiamo le stesse iniziali, aa.vv., che significa Autori Vari (ride ndr). Attingo dalla sua competenza e esperienza nei canali generalisti.
L’entertainment ti solletica un pochino, non è vero?
Chi mi conosce bene sa che coltivo una vena satirica e mi diverto a sfogarla sui social. O magari nelle incursioni divertenti come quelle fatte all’Extrafactor. Ma sono rispettoso del mio ruolo. Frequento territori diversi da sempre: dalla politica al Festival di Sanremo. L’importante è non perdere la credibilità professionale.
Un contenitore come Ogni Mattina si porrà il problema di avere un indirizzo politico o socio culturale di riferimento. Accade dappertutto. In Rai le giravolte avvengono in funzione del Governo in carica. Da voi come funzionerà?
Ci poniamo il problema di come raccontare le cose. Ma non amo il tifo. Esprimo opinioni su molti argomenti, mi piace farlo con ironia, giocando su controsensi e paradossi. Dedicheremo spazio a differenti punti di vista. Non abbiamo condizionamenti ideologici, non è nella natura del canale.
Sui social hai degli haters?
Non ne ho. Non mi interessa essere divisivo a tutti i costi.
Nel frattempo, continui con il racconto dei primi vent’anni del secolo con Venti20.
La prossima puntata si intitola Love me Tinder. Cerchiamo di approfondire come sono cambiati i modi di costruire relazioni sentimentali o di interromperle. Ci siamo tutti tinderizzati. E di conseguenza polarizzati. Si ragiona sull’eterno presente dei social, sul “mi piace” o “non mi piace”. Spesso si rimane confinati al telefonino. Ricordo con nostalgia i tempi in cui le attese erano dilatate e i rapporti meno frenetici.
Le storie emblematiche sull’argomento?
Parleremo della Berlusconeide vissuta nelle cronache dei giornali fino al 2011, incluso il rapporto di Silvio Berlusconi con Veronica Lario. Poi il percorso delle unioni civili. Senza scordare la crescita esponenziale del consumo di pornografia sul web, a sua volta responsabile del cambiamento dei rapporti. Incontreremo Max Felicitas, un erede 2.0 di Rocco Siffredi.
In vent’anni è cambiato il mondo. Sei cambiato anche tu?
Sono diventato giornalista professionista nel 2003. Ho visto il cambiamento del mondo con gli occhi dell’addetto ai lavori preposto a raccontarlo. Per quanto mi riguarda, dormo meno di prima e recupero molto più tardi dalle serate in cui mi concedo qualche bicchiere in più.
Un titolo a questi vent’anni?
Prendo a prestito il Massimo Troisi di Pensavo fosse amore, invece era un calesse dicendo: Pensavo fosse Obama, invece era Trump. Quello che è avvenuto negli USA ha condizionato il mondo. Si è passati da un grande entusiasmo per le politiche inclusive, al ripiegamento sui sovranismi.
A proposito di USA: che cosa pensi della foga iconoclasta di questi tempi? Abbattere le statue, da Cristoforo Colombo a Indro Montanelli, serve a costruire un futuro migliore?
Non sono favorevole ad abbattere le statue. Non è produttivo. Per costruire un mondo migliore è bene guardare avanti. Il passato può essere studiato e approfondito nei suoi aspetti e serve a insegnarci qualcosa.
A proposito di vent’anni: come ti vedi nel 2040?
Per carità, non faccio progetti da mutuo. Mi limito a pensare di trimestre in trimestre.

Gabriele Gambini

(nella foto Alessio Viola)