Pubblicato il 22/06/2020, 19:04 | Scritto da La Redazione

Arriva su Sky la serie visionaria di Niccolò Ammaniti

Arriva su Sky la serie visionaria di Niccolò Ammaniti
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: s'intitola “Anna". È tratta da un romanzo del 2015 in cui si parla di un virus che fa venire la febbre, toglie il fiato e risparmia i bambini. Vi ricorda qualcosa?

La serie tv di Ammaniti e il virus: «II mondo di Anna senza più adulti»

Quotidiano Nazionale, pagina 27, di Giovanni Bogani.

Quando la vedremo, la serie Anna, pensare al Coronavirus sarà inevitabile. E speriamo che, per quella data, la tragedia che ci sta imprigionando sia soltanto un ricordo. Certo, è quasi incredibile. Al centro della trama di Anna c’è un virus che fa venire la febbre, toglie il fiato, non fa più respirare. E che risparmia i bambini, e infetta solo gli adulti. Sono impressionanti le coincidenze. Ma tutto era stato pensato e scritto prima.

Anna è il titolo di un libro pubblicato da Einaudi nel 2015, scritto da Niccolò Ammaniti, scrittore già molto amato e cercato dal cinema e dalla televisione – dal suo primo romanzo è stato tratto il film Branchie, da un suo racconto il film L’ultimo capodanno, mentre Salvatores ha tratto da suoi romanzi i film lo non ho paura e Come Dio comanda.

Ammaniti ha esordito come sceneggiatore e regista con Il Miracolo, una serie di otto episodi per Sky. E adesso torna, di nuovo come sceneggiatore – insieme a Francesca Manieri – e come regista. La produzione è Wildside in coproduzione con Arte France, per Sky original.

Una protagonista esordiente

Anna è l’esordiente Giulia Dragotto, tredici anni, scelta tra oltre duemila candidate. Giulia va ancora alle scuole medie, ama cantare: il resto lo scopriremo alla messa in onda della serie.

«Quanto vive un’aragosta? Centocinquanta anni. Un coccodrillo? Ottanta. lo ho immaginato un mondo in cui gli esseri umani vivono quattordici anni, come i cani. Alla pubertà, un virus latente, nascosto nel Dna, si risveglia e tutto finisce. Quindi racconto un mondo di bambini, basato su regole semplici, piccoli orfani che vivono in una Sicilia dove passato e presente sono eredità del mondo degli adulti, e dove la natura si è ripresa ciò che le appartiene», spiega il regista.

Avremmo parlato, qualche anno fa, di fantascienza, di romanzo “distopico”. Adesso nel pensare a questa trama un brivido ci percorre la schiena.

 

(Nella foto Anna di Niccolò Ammaniti)