Pubblicato il 19/06/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione
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Appalti & agenti, in Rai non si parla d’altro

Appalti & agenti, in Rai non si parla d’altro
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: le nuove regole stabilite dal Consiglio di amministrazione potrebbero rivoluzionarie il complesso sistema delle produzioni esterne. Ecco chi rischia di più.

Appalti per il 70%: Banijay domina il servizio pubblico

Il Fatto Quotidiano, pagina 19, di  Gianluca Roselli.

Nel Consiglio di amministrazione di viale Mazzini, mercoledì scorso, l’ad Fabrizio Salini ha annunciato un taglio alle produzioni esterne della Rai nonché un limite allo strapotere degli agenti. Società di produzione e agenti delle star, infatti, nell’ultimo decennio l’hanno fatta da padrone nel servizio pubblico. Nei palinsesti del 2019, per esempio, la Rai ha affidato fuori il 29% delle produzioni, per un totale di 2.786 ore sui tre principali canali generalisti.

Di solito case di produzione e agenti che lavorano di più sono sempre gl i stessi, ma da qualche mese siamo di fronte a una vera e propria anomalia. Da quando Banijay (che in Italia è nata dalla fusione di Magnolia e Dry Media e in Europa è controllata per il 33% da Vivendi) ha acquisito Endemol Shine nell’ottobre del 2019, il gruppo franco-italiano guidato da Marco Bassetti, con 1923 ore di trasmissione, detiene il 69,7% degli appalti totali della Rai, con un ricavo superiore a 120 milioni di euro l’anno. Freemantle di Lorenzo Mieli, per esempio, ha i14,7%, Stand by me di Simona Ercolani il 4,1% e Lux Vide di Matilde Bernabei il 2,7%. Un dominio, quello di Banijay, che si manifesta soprattutto sulla rete più importante, Rai1, dove, sempre nel 2019, ha prodotto l’83% delle ore totali appaltate all’esterno. Lavorando molto anche per Mediaset, La7, Sky e Discovery, il gruppo franco-italiano si trova spesso ad avere nello stesso orario due trasmissioni in diretta concorrenza. Per esempio, contemporaneamente vanno in onda I soliti ignoti su Rai1 e Guess my age su Tv8, L’eredità sul primo canale e Avanti un altro! o Conto alla rovescia su Canale5, e durante il giorno Vieni da me su Rai1 e Detto Fatto su Rai2.

Le quote di prima serata

Rai1, naturalmente, è il canale che fa più gola alle società esterne, perché l’audience è superiore. Naturale, quindi, che qui si scatenino gli appetiti maggiori. Sulla rete ammiraglia, nel 2019, per quanto riguarda l’intrattenimento la parte del leone l’ha fatta sempre Banijay con 70 ore di trasmissione (44%), seguita da Officina, la casa di produzione di Fabio Fazio che produce Che tempo che fa, con 34 ore di messa in onda (22%), cui segue Ballandi (la società fondata da Bibi Ballandi), che ha la sua punta di diamante in Ballando con le stelle, con 32 ore (20%) e da Endemol – prima della fusione – con 22 ore (14%). «Se lavorano sempre gli stessi, si crea un’anomalia che non fa bene al sistema televisivo e alla Rai, che come servizio pubblico avrebbe il dovere di distribuire le produzioni a 360 gradi», osserva una fonte della tv di Stato.

 

(Nella foto la sede Rai di viale Mazzini)