Pubblicato il 16/06/2020, 17:31 | Scritto da La Redazione
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La lezione di Anna Foglietta

La lezione di Anna Foglietta
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: tre figli. Il cinema. Le serie Tv. E un indimenticabile duetto con Fiorello. Eppure la bellissima attrice ha trovato e trova il tempo per portare aiuti ai bimbi dei profughi siriani. Ecco come fa.

Anna Foglietta: dalla Siria all’Italia con poveri e bambini

Corriere della Sera – Buone notizie, pagina 2, di Giusi Fasano.

C’era una volta una bambina che non sapeva cosa fosse la discriminazione. Un giorno la maestra mandò fuori dalla classe una sua compagna rom mentre lei egli altri recitavano l’Ave Maria. «Scusi, signora maestra. Perché ha mandato fuori Mafalda?», chiese lei. «Perché non è cattolica e non dice le nostre preghiere», rispose la maestra. «Ma può restare in classe e rimanere muta» obiettò la piccola. Niente. Tutto inutile. «Ecco. Quella è stata la prima volta che ho avvertito una senso di ingiustizia. Mafalda era uguale a me, solo pregava un altro Dio e non capivo perché dovesse farlo in corridoio da sola».

Anna Foglietta era così a sei anni ed è così oggi, a 41. Interviene, difende, aiuta, sostiene. Parola d’ordine della sua vita: non voltarsi mai dall’altra parte, a cominciare da Mafalda. E pazienza se qualche volta si manca l’obiettivo.

L’attrice che abbiamo imparato a conoscere in tivù con La Squadra e Distretto di Polizia, che abbiamo apprezzato al cinema con Colpi di Fulmine, Noi e la Giulia, Perfetti Sconosciuti; la donna che ha osato (con successo) essere Nilde Iotti nella docu-fiction Storia di Nilde... Insomma: lei, Anna, è ben più del suo lavoro sul set. Più del suo essere mamma di Lorenzo (che ha 9 anni), Nora (che ne ha 7) e Giulio (il piccolo di casa che ha sei anni). Più della donna innamorata da una vita del padre dei suoi figli, che si chiama Paolo e ha 43 anni.

L’impegno nel sociale

Anna è la testa e il cuore di Every Child Is My Child, onlus che tiene assieme 220 persone del mondo dello spettacolo, tutte chiamate da lei perché diventassero una sola voce a urlare «basta» alla guerra in Siria e a difendere i diritti civili dei bambini. La scuola, soprattutto. Diritto e accesso al sapere che, più di ogni altro, può aprire le porte del futuro nelle vite di bimbi che hanno visto orrori più che scuole, che hanno sentito il rumore delle bombe e non quello della campanella.

È successo che un giorno di tre anni fa Anna venne a sapere di un’associazione attiva nel sud-est della Turchia, al confine con la Siria. «Mi misi in contatto con un uomo illuminato che si chiama Lorenzo Locati e che mi parlò di una scuola minuscola che aveva messo in piedi in Turchia per i piccoli siriani. Ci incontrammo e mi mostrò le foto di quei bimbetti. Mi disse: è una piccola realtà, se ci aiutate possiamo farla diventare grande. Io negli anni precedenti ero stata attiva come testimonial al servizio di diverse associazioni e da loro mi arrivavano report dalla Siria che erano insopportabili da leggere, non riuscivo quasi mai ad arrivare in fondo. E così presto la rabbia che sentivo per le ingiustizie subite da quelle persone si era trasformata in azione. Avevo chiamato a raccolta attori, registi, scrittori, sceneggiatori, cantanti, musicisti… Ero mossa dal sacro fuoco del fare, fare, fare qualcosa. E tutti- dico tutti- mi hanno detto si. Ho scoperto che provavano le mie stesse emozioni, gli serviva soltanto qualcuno che desse il La. Quindi – per tornare all’incontro con Lorenzo – quando mi propose di aiutare quel progetto scolastico al confine siriano dissi subito si».

 

(Nella foto Anna Foglietta in Storia di Nilde)