Pubblicato il 15/06/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione

Sentite com’è contenta Myrta Merlino

Myrta Merlino: «In studio vorrei Angel Merke e sogno da sempre l’intervista a Draghi»

La Stampa, pagina 21, di Maria Berlinguer.

Questa è una stagione che vale tre anni. Sono in onda da agosto, rientrata precipitosamente dalle ferie per la crisi di governo più pazza del mondo, e da allora non ho mai mollato: due ore e mezzo al giorno di diretta per tutto il lockdown con la redazione in smart working e nessuno in studio, sono stanca, certo, ma ho in corpo l’adrenalina di essermi sentita utile al mio pubblico, che è diventato una parte del programma raccontandomi le sue storie. E devo dire grazie alla mia squadra straordinaria». Myrta Merlino si prepara alle meritate vacanze (prima tappa a Napoli con la figlia Caterina per salutare il padre, poi con il fidanzato Marco Tardelli a Pantelleria), chiudendo una stagione incredibile con lo speciale dell’Aria che tira di stasera. L’occasione per fare il punto su ciò che sappiamo del coronavirus, ovvero «quasi niente», scherza Merlino. Il Covid-19 ha stravolto le nostre vite e i palinsesti tv, molti hanno preferito trasmettere repliche piuttosto che rischiare la salute.

«Qui a La7 siamo restati tutti e non mi sono mai posta il problema, anche se ho diversi acciacchi. Ho avuto però paura dopo essere stata ospite di Giletti con Sileri, che tre giorni dopo si è saputo aveva il coronavirus. Ho temuto per i miei figli e per Marco (Tardelli, ndr). Se mi fossi contagiata avrei messo a rischio loro a casa. Ma la sensazione incredibile era che dovevo esserci, la gente era disperata, voleva capire. È stata più forte l’idea di sentirmi utile».

E ha aperto un filo diretto con il pubblico attraverso «Dillo a Myrta».

Uno stile americano, un po’ come Oprah? «Mi hanno scritto moltissimi, un flusso ininterrotto, 70 mila mail. Gente disperata che cercava di fare un tampone, persone sole che andavano in farmacia perscambiare due parole, un coro dolente di gente di ognietà. Li ho invitati a raccontare le loro storie in pubblico. È stato straordinario: “Dillo a Myrta” è diventato format naturale di storie e non solo drammatiche. La sera tornavo a casa e continuavo a leggere, togliendo attenzione anche ai miei figli».

(…)

Una media di 2500 ospiti all’anno. Chi avrebbe voluto intervistare e non è venuto?

«Il mio sogno da sempre è Mario Draghi. È un uomo molto riservato ma anche simpatico. Poi certo mi piacerebbe Angela Merkel, l’ultimo personaggio della politica mondiale. Quest’anno però mi è mancata molto Liliana Segre. Questa grande signora di 89 anni che ci ha onorato tante volte con la sua presenza si è chiusa in casa. L’ho chiamata spesso al telefono. Liliana tu sei così coraggiosa, sei sopravvissuta a cose terribili, le dicevo. “Sono finita in un buco nero, avevo una gran voglia di vivere ma questo virus bastardo che mi impedisce di vedere i nipoti e chi amo è devastante”».

 

(Nella foto Myrta Merlino)