Pubblicato il 12/06/2020, 14:34 | Scritto da La Redazione
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Per i diritti Tv della Serie A un’offerta da 3 miliardi

Serie A, Bain sfida Cvc per i diritti tv: sul piatto offerta da 3 miliardi per il 25%

Il Sole 24 Ore, pagina 22, di Andrea Biondi e Carlo Festa.

Nuovo colpo di scena nella partita per i diritti televisivi della Serie A di calcio. Sulla scena, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, irrompe infatti il private equity internazionale Bain Capital con una proposta concorrente a quella di Cvc: una valutazione di 3 miliardi per il 25% della “media company”, dove dovrebbero confluire i diritti tv decennali del massimo campionato a partire dal 2021. Con l’aggiunta di un minimo garantito. L’offerta di Bain Capital (affiancato dalla banca d’affari Nomura sia sul lato dell’advisory sia del finanziamento) sarebbe arrivata nelle ultime ore. La proposta di Bain Capital sarebbe appunto concorrente a quella di Cvc, che secondo quanto trapelato nelle scorse settimane, avrebbe messo sul piatto un’offerta da 2,2 miliardi per il 20% della “media company”.

Resta ora da capire cosa succederà. Cvc ha infatti un’esclusiva a trattare fino a fine giugno. Nelle ultime settimane la Lega Serie A, presieduta da Paolo Dal Pino, ha intavolato discussioni e nei prossimi giorni dovrebbe essere indicato un advisor finanziario da parte della Lega per valutare le offerte. I legali sono invece già in campo: per la Lega Serie A lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli e, per Cvc, lo studio Gattai Minoli Agostinelli.

I presidenti attendono

In questo contesto i presidenti dei club stanno valutando l’evolversi della situazione. Non c’è ancora piena sintonia sulle offerte, ma tutti i vertici delle squadre sono intenzionati a esplorare questa possibilità di valorizzazione dei diritti tv. Nell’ultima settimana, in uno scenario in divenire, si è inoltre concretizzato anche l’interesse di Fsi (si veda il Sole 24 Ore di ieri), investitore di lungo periodo guidato da Maurizio Tamagnini, che punterebbe a entrare come socio di minoranza, nel caso di riassetto con un private equity internazionale.

I vertici di Fsi avrebbero discusso con alcuni presidenti di club e sarebbe emersa la necessità di avere, a fianco di un fondo estero, anche un ruolo di minoranza per un investitore di matrice tricolore.

Si attendono dunque gli sviluppi. Ora l’offerta di Bain Capital rischia di sparigliare le carte, e quantomeno di costringere Lega e club a valutare le differenti opzioni sul tavolo.