Pubblicato il 09/06/2020, 14:31 | Scritto da La Redazione
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Anna Falchi da bonazza a badante

Anna Falchi torna in tv: mi dedico alla terza età

Corriere della Sera, pagina 41, di Renato Franco.

Vero che lei ha quasi 50 anni, ma per la terza età non è un po’ presto?

«Nel mio orizzonte c’è quello, non posso tornare indietro e devo guardare solo avanti. Non rincorro la giovinezza a tutti i costi, ora ho l’età della saggezza. C’è tempo significa proprio che c’è ancora tempo di fare tutto. Le persone âgée — il termine anziano lo trovo dispregiativo — sono state le più colpite dal virus e si meritano un premio: il programma è un atto di amore nei loro confronti».

E quali sono le tematiche adatte alle persone «âgée»?

«Lo scopo è intrattenere parlando di tutto: come mantenersi in forma con la ginnastica dolce, consigli sulla bellezza, la riscoperta di giardini e balconi, eleganza, galateo, la cultura digitale. Anche le relazioni tra diverse generazioni: io per prima ne sono protagonista nella mia vita privata, vivo con mia madre e mia figlia, siamo tre generazioni a confronto. Mi piace vedere una metafora in questo nuovo progetto: raccontare la rinascita del Paese in concomitanza con la mia rinascita artistica».

Come mai era sparita dalla tv generalista?

«Non ho agenti blasonati che mi spingono, non sono mondana. Io sono un’artista: se piaccio vengo chiamata, se no aspetto. Ho aspettato senza nessuna ansia».

È rimasta nascosta anche ai radar del cinema e della fiction, eppure rimane famosa. Come se lo spiega?

«La popolarità non me la toglierà nessuno, è il mio asso nella manica, sono famosa da sempre. Ho lavorato con i grandi della tv, del cinema e del teatro: è grazie a loro se adesso raccolgo il frutto di quelle esperienze».

Fellini la scelse appena 20enne per uno spot…

«Mi consigliava di portare la mia romagnolità ovunque, io sono allegra e spontanea. E la stessa cosa che mi ha chiesto il direttore di Rai1 Coletta: essere me stessa».

 

(Nella foto Anna Falchi)