Pubblicato il 09/06/2020, 11:33 | Scritto da La Redazione

Si scrive Costamagna, si legge Casalino

È tutto un Costamagna-magna

Libero, pagina 21, di Gianluca Veneziani.

A volte ritornano, ma non perché coperte di gloria o grandi ex di cui si avvertiva nostalgia. Né perché ben volute da buona parte della classe politica. A volte ritornano solo perché così volle il Grande Manovratore oltreché Grande Fratello, l’eminenza grigia ora divenuta anche emittenza grigia, Rocco Casalino.

Il ritorno in Rai come conduttrice di Luisella Costamagna, giornalista allieva della scuola di Michele Santoro, è uno di quegli eventi di cui nessuno sentiva bisogno. E che tuttavia accadranno per volontà “superiori”. Ormai da giorni il suo nome circola come quello di candidata più papabile alla guida di Agorà, il talk show mattutino su Rai3, al posto di Serena Bortone, in procinto di trasferirsi su Rai1.

POCO GRADITA

L’arrivo di Costamagna in viale Mazzini non sarà certo gradito ai salviniani, tanto che la sua presenza servirebbe proprio a “de-sovranizzare” ulteriormente la Rai. Né può essere plaudito dal mondo berlusconiano, del quale la giornalista è sempre stata fiera avversaria. Ma ancor di più viene malvisto dal Pd, che ha apprezzato molto poco negli anni le intemerate della bionda moralizzatrice contro il partito. Tipo quella per cui «nel Pd fanno la ola per accogliere i massoni». Ci sarebbero tutti i presupposti, dunque, per non arruolarla nel servizio pubblico, se non fosse che la Costamagna, oggi firma de Il Fatto quotidiano e de La Verità, è sostenuta dai 5 Stelle, in particolar modo da Rocco (e i suoi fratelli). E ormai non si muove foglia che Casalino non voglia…

 

(Nella foto Luisella Costamagna)