Pubblicato il 05/06/2020, 17:01 | Scritto da La Redazione
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Prendi Amadeus e spremilo come un limone

Indigestione di Amadeus

Libero, pagina 21, di Francesca D’Angelo.

Non vorremmo buttarla troppo sul banale, ma di fatto il concetto tale è: il troppo stroppia. Lo sanno tutti, dalla panettiera sotto casa ai nostri nipoti, tranne evidentemente chi lavora in Rai. Lì infatti da anni dilaga la così detta “Sindrome Pippo Baudo”: se si accorgono che qualcuno ha talento, allora diventa il cavallo su cui puntare tutto. Ma proprio tutto: quiz, varietà, talent show, musica e pure lo sport, se lo sa fare. In un batter d’occhio viene insomma elevato a erede di Baudo, in grado di presentare la qualunque.

Si pensi per esempio a qualche anno fa, quando Carlo Conti sembrava rappresentare l’unica, assoluta, risorsa della Rai: dopo Sanremo gli hanno affidato dalla direzione artistica de Lo zecchino d’oro alla guida dei canali Radio Rai. I risultati sono stati ovviamente altalenanti e non solo perché il versante radiofonico pubblico era un campo minato: come accennato prosaicamente sopra, il troppo stroppia. Se vai in onda mattino, mezzogiorno e sera alla fine il pubblico si stufa: la sovraesposizione logora.

Overdose

Lo ha capito molto bene Fiorello le cui apparizioni hanno una cadenza mariana: lo show man si concede poco e in occasioni ben circoscritte. Ecco, esattamente quello che non sta facendo il suo amico: Amedeo Sebastiani, nome d’arte Amadeus, Ama per gli amici.

Come è noto il nostro è reduce da un’edizione sanremese a dir poco strepitosa: il colpaccio gli ha aperto le porte – anzi, qualsiasi porta – della Rai e lui, giustamente, intende sfruttare il momento d’oro. Occhio, però, caro Ama: qualche “no” serve sempre. Purtroppo, da quanto emerge in questi giorni, sembra che non ne stia dicendo abbastanza.

 

(Nella foto Amadeus)