Una toppa in Rai aspettando mister Google
Rai, Del Brocco in pole position
Milano Finanza, pagina 21, di Andrea Montanari.
La stagione di Fabrizio Salini in Rai sta per finire. L’ad (ex La7) è in procinto di asciare la tv di Stato con l’ipotesi (anticipata da La Stampa) di approdare a Netflix. Dopo aver lanciato RaiPlay, definito la digitalizzazione e la riorganizzazione di viale Mazzini e aver portato alla soglia del pareggio l’ultimo bilancio, il manager è intenzionato a uscire di scena. Per la sua sostituzione a tempo (il cda scade tra nove mesi) sono in corsa due manager interni: Paolo Del Brocco, direttore di Rai Cinema, ed Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction. Del Brocco è in chiaro vantaggio per la carica, alla quale poi in futuro ambirebbe Fabio Vaccarono, capo di Google Italy. Con la scelta del nuovo ad della Rai, andrà individuato il dg, ruolo ora ricoperto da Alberto Matassino.
Le produzioni esterne
Intanto, diventa d’attualità la tematica degli appalti e dei contratti esterni in merito alla produzione di format tv. Perché da una analisi sulle produzioni affidate a società private italiane ed estere nello scorso anno è emerso che il colosso mondiale Banijay, leader di mercato dopo l’integrazione con la rivale Endemol, si è aggiudicata il 69,7% degli appalti con un totale di 1.923 ore di trasmissioni andate in onda su Rai1, Rai2 e Rai3, lasciando le briciole alla concorrenza: Freemantle (4,75%), Stand by Me (4,13%) e Luxvide (2,75%).
(Nella foto Paolo Del Brocco)