Pubblicato il 26/05/2020, 14:31 | Scritto da La Redazione

Il coronavirus ha stroncato la pubblicità

Pubblicità, il trimestre a -9,2%

ItaliaOggi, pagina 18, di Claudio Plazzotta.

Il 2020 chiuderà con investimenti in pubblicità in calo, in doppia cifra, ma con un 1 davanti, secondo una dinamica che vedrà il primo semestre in terreno estremamente negativo nel confronto col 2019 (il primo trimestre mostra un -9,2%-, ma con aprile e maggio il trend peggiorerà), mentre il secondo semestre dovrebbe attestarsi a livelli analoghi al periodo luglio-dicembre 2019. Naturalmente, è presto per fare previsioni puntuali, poiché, come spiega Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa (le principali aziende che investono in pubblicità), «siamo ancora in una situazione di prognosi riservata, il paziente è appena uscito dalla terapia intensiva».

Tuttavia il mondo della comunicazione, da Upa a Fcp (Federazione delle concessionarie di pubblicità) fino a Una (le aziende della comunicazione unite) concorda con le parole di Alberto Dal Sasso, managing director di Nielsen, secondo cui «già in maggio abbiamo segnali di ripresa: la settimana dall’11 al 17 maggio, per esempio, ha avuto un +14% di spazi pubblicitari in tv rispetto alla settimana precedente, e un +50% di campagne on air in radio. Noi siamo più ottimisti rispetto alle previsioni fatte da altri, in cui si parlava di cali nell’anno superiori al 20%. Il 2020 in Italia chiuderà in negativo, in doppia cifra ma con un 1 davanti. Il secondo semestre spero confermi i valori degli investimenti pubblicitari del secondo semestre 2019, e comunque per le aziende sarà necessario avere un bell’abbrivo per affrontare in 2021 che, anche se dispari, andrà considerato a tutti gli effetti un anno pari visto che molti eventi sportivi previsti nel 2020, dagli Europei di calcio alle Olimpiadi, sono slittati».

I dati

I dati di Nielsen del singolo mese di marzo, in cui il lockdown causa Covid-19 ha impattato per 23 giorni, mostrano un calo degli investimenti pubblicitari del 29% a quota 594,6 milioni di euro rispetto agli 837,7 milioni del 2019. E, come anticipa Dal Sasso, «i dati di aprile, quando arriveranno, saranno anche peggiori perché in quel caso il lockdown ha riguardato tutto il mese».

In marzo la radio ha perso il 41,6% delle pianificazioni (22,8 milioni di euro raccolti rispetto ai 39 milioni del marzo 2019), la tv quasi il 31%, i quotidiani il 34,1%, i periodici il 31,5%, il digital nel suo complesso scende del 19,2%. E comunque l’Italia non è una eccezione, poiché, come indicano i dati raccolti da Nielsen, anche nel resto del mondo la reazione al Covid-19 è analoga: gli investimenti pubblicitari in marzo arretrano del 32% a Hong Kong, del 31% a Singapore, del 29% in Francia e in Spagna, del 15% in Olanda.

 

(Nella foto una pubblicità ai tempi del coronavirus)