Un caffè a tre per Pardo, Leotta e Ferrari
Pierluigi Pardo: «Ricominciamo!»
TuttoSport, pagina 20, di Fabio Riva
Paola Ferrari dixit, al Fatto Quotidiano: «Diletta Leotta mi ha offerto un caffè. Quando finisce la quarantena ci sentiremo. II mio amico Pardo mi dice che è simpaticissima. Quel furbone di Pier vuole che andiamo da lui a berlo in tre».
«Allora, Diletta è un fenomeno assoluto, mediatico, e pero è anche ragazza molto semplice e divertente con cui è piacevole fare il sabato sera su Dazn. Siamo amici e ci sentiamo spesso. Con Paola nonostante a volte ci siamo trovati contro come palinsesto, il rapporto è molto buono. Io non vivo grandi rivalità: più ascolti fa lo sport in tv e meglio è. Quest’anno Tiki Taka e la Domenica Sportiva sono andati entrambi molto bene: tutti e due in netta, ulteriore crescita rispetto all’anno scorso, con due target molto diversi. Noi siamo un programma più scanzonato e giovane, loro più istituzionale con un pubblico più adulto. È stata la dimostrazione che c’è spazio per tutti. È ovvio che tiferò sempre per Tiki ma non c’è nessuna rivalità. E poi Paola mi ha scritto che vuole cantare le canzoni di De Gregori assieme a me. Quando vuole organizziamo».
Da due colleghe a due… quasi colleghi. Ormai. Giudizio pressoché unanime, e positivo sulla godibilità dei siparietti social tra Vieri e Cassano. Lei è stato il loro talent scout lanciandoli come opinionisti a Tiki Taka: se la prende, almeno in parte, la paternità di questo nuovo fenomeno?
«Sì, va bene! Me la prendo anche perché Bobo e Antonio sono due amici. Mi è sempre piaciuta la socializzazione tra campioni. L’esperienza di The Player’s Tribune per me fa scuola ed è una buona notizia per il mondo del giornalismo il fatto che i calciatori prendano maggiore dimestichezza e abitudine a parlare e a esprimere il proprio punto di vista. A Tiki Taka abbiamo fatto incontrare Vieri e Lukaku, con Cassano abbiamo dei progetti. C’è l’idea di fare Messi, che è il suo idolo. Ma anche Higuain: un altro che lo fa impazzire. A Tiki c’era il momento del “Siamo solo noi” con la musica di Vasco come sigla: i calciatori a ruota libera. Con noi ci sono stati anche Van Basten e Buffon. Risate ed emozioni».
Tra i calciatori ancora in attività chi prelazionerebbe come ospite in studio per il futuro?
«Tra quelli che hanno appena smesso Marchisio e De Rossi: non dicono mai cose banali e sono ragazzi fantastici. Tra quelli che stanno ancora giocando Ibra sarebbe il massimo e poi certo se Cristiano volesse unirsi alla squadra…».
E invece gli obiettivi per il suo futuro?
«Io vivo per le telecronache. Sono la mia passione, spero di poter continuare a raccontare grandi partite, con il pubblico e gli stadi pieni. Poi non mi dispiacerebbe fare un programma, magari anche uscendo un po’ dal calcio, di intrattenimento e di interviste. Ho molti interessi e relazioni anche fuori dal calcio. Ma c’è tempo».
Magari un programma legato anche alla musica. Le vedremo a Sanremo…
«A Sanremo mi piacerebbe andare in Sala Stampa perché vedo i miei colleghi che si divertono da matti. La musica per me è importantissima Una delle cose che sto facendo in questo periodo di quarantena, un po’ a sorpresa, è ricominciare a suonare. Una delle cose che mi fa sentire meglio al mondo. Come quando sono dentro a uno stadio con una cuffia, un microfono e una grande partita da raccontare».
(Nella foto Pierluigi Pardo)