Pubblicato il 21/05/2020, 19:01 | Scritto da La Redazione
Argomenti: ,

Lapo, John e io vestivamo alla montanara

Famiglia ricca e sgangherata: il debutto di Ginevra Elkann

Il Messaggero, pagina 25, di Gloria Satta.

«Sono felice che il mio film entri in tantissime case in cui le famiglie sono state riunite dal lockdown», spiega Ginevra, 40 anni, già “aiuto” di Bernardo Bertolucci e produttrice. Prodotto da Lorenzo Mieli per WildSide e da RaiCinema, interpretato da Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher e condotto con il tono lieve della commedia che non esclude le emozioni, Magari è tutto giocato sui ricordi personali della regista, figlia dello scrittore Alain Elkann e di Margherita Agnelli (erede dell’Avvocato) che si separarono dopo aver generato John, Lapo e la stessa Ginevra. «Lo spunto è autobiografico ma ho inventato molte cose», spiega la regista. Protagonisti sono proprio tre fratelli cresciuti in una famiglia altoborghese e “disfunzionale”: mamma si è risposata e papà (Scamarcio), sceneggiatore immaturo ma carismatico, porta i figli in vacanza al mare dove li aspetta la sua disinibita compagna (Rohrwacher), ricostituendo così uno sgangherato ma sincero nuovo nucleo di affetti.

LE REAZIONI

E gli Elkann come hanno reagito? «Il film è piaciuto ai miei fratelli e anche a papà, felice per il mio debutto dietro la cinepresa. Da scrittore, ha capito che ho mescolato realtà e finzione», risponde la regista. La sua vita di bambina è stata felice o malinconica? «Oscillante tra questi due sentimenti. Ho cambiato molte case e scuole: all’epoca mi pareva un’esperienza destabilizzante, ma mi ha arricchita».

 

(Nella foto Ginevra Elkann)