Pubblicato il 21/05/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione

Marco Travaglio spara su Massimo Giletti

Marco Travaglio spara su Massimo Giletti
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: dopo che "Non è l’Arena" ha mandato in tilt il mondo grillino con l’intervista scoop al procuratore Giovanni Di Matteo contro il ministro Alfonso Bonafede, il "Fatto Quotidiano" tira fuori uno spot pro-Forestale del 2005 per sporcare l’immagine del conduttore.

Il Giletti “forestale” del 2005 così diverso dall’inquisitore tv

Il Fatto Quotidiano, pagina 20, di Enerico Fierro e Lucio Musolino.

I capelli nerissimi. Il volto abbronzato e sorridente. Il soggetto fotografato in maglietta rossa è un giovane Massimo Giletti. Sullo sfondo un bosco tanto fitto che i raggi del sole fanno fatica ad affacciarsi. Lo slogan è convincente: “Calabria: incendio domato”. Siamo nel 2005, la Regione Calabria, a guida centrodestra, finanzia l’ennesima e inutile campagna antincendi. Serve un volto noto e amato dalla gente. Ed è così che la “Multiplus”, una società di comunicazione di Crotone guidata da Salvatore Gaetano, si rivolge a Giletti. Gaetano è oggi editore di “Video Calabria”, alle ultime Regionali è stato candidato con la Lega.

Ricorda bene quella campagna: «Mi fu affidata dalla Regione – racconta -, per pubblicizzare un numero verde antincendi. Incassai 132 mila euro compresi di Iva. Ricordo i manifesti 6×3 con la faccia di Giletti, le foto, lo spot tv e la conferenza stampa con l’Assessore. Giletti lavorò con noi per un paio di giorni, forse tre, e io gli feci una fattura tra i 6 e i 9 mila euro. Conosco tanta gente, e credetemi, nessuno viene a lavorare in Calabria gratis. Insomma, Giletti lo pago io, ma lui non viene a fare una cosa per me, ma per la Regione, sono soldi pubblici».

La risposta di Giletti

«Devo dire che non capisco questa telefonata». Sentito sulla vicenda, Giletti è gentile, ma ricorda poco. «Evidentemente – ci dice -, qualcuno pensava che potesse essere utile usare la mia immagine per fare una promozione antincendio». Ci può dire se è stato pagato? «Vedete alla Regione. Ma non penso che prendere una persona per un progetto così importante sia un delitto». Naturalmente non lo è, ma in Calabria ancora ricordano quei manifesti e le trasmissioni di qualche anno dopo sull’eterno scandalo dei forestali calabresi. Quando gira lo spot per la campagna, Giletti è già un volto tv. Ha esordito con Giovanni Minoli a Mixer, per poi continuare con programmi tipo Una voce per PadrePio, Casa Rai Uno, Beato tra le donne. Ma è con L’Arena, inizialmente uno spazio all’interno di Domenica In, che diventa noto al grande pubblico.

Il conduttore affronta i temi della cronaca e della politica con piglio deciso e aggressivo. Occhio fisso nell’obiettivo, primi piani del presentatore, giornalismo a tesi, poco spazio per il contraddittorio e sensazionalismo. La formula è vincente.

 

(Nella foto Massimo Giletti)