Pubblicato il 15/05/2020, 11:04 | Scritto da La Redazione
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Le nomine Rai dicono che il Governo è saldo

Le nomine Rai dicono che il Governo è saldo
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: pace tra Conte, Renzi e Di Maio. Caduto il veto del ministro degli esteri su Orfeo, i grillini portano a casa Rai3 con Franco Di Mare e Simona Sala a Radio1. Teresa De Santis risorge a RaiCom, mentre Monica Maggioni tornerà in video.

Osservando la Rai si capisce che è pace tra Conte, Renzi e Di Maio

Il Foglio, pagina 3, di Lorenzo Marini.

Se la Rai è la cartina di tornasole degli equilibri della politica, allora l’accordo appena trovato sulle nomine può fare ben sperare il governo di Giuseppe Conte. Che, nonostante le fibrillazioni continue – questa settimana sul decreto dei 55 miliardi e sulla regolarizzazione dei braccianti immigrati – è riuscita di nuovo a trovare un punto di sintesi che gli permette di andare avanti, pur tra mille difficoltà. Sullo sfondo, naturalmente, c’è sempre la possibilità di un Governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi per gestire la ripartenza del Paese, evocato ora di nuovo da Giancarlo Giorgetti in un’intervista al Wsj. Ma l’accordo trovato in Rai serve anche ad allontanare quest’ipotesi, nel suo rinsaldare l’assedi governo tra il partito di Nicola Zingaretti, i pentastellati e i renziani. Un’intesa televisiva che funge sta stabilizzatore degli umori della maggioranza. Con le nomine che si sbloccano proprio grazie alla nuova intesa nel governo e che al contempo la favoriscono, in un’opera di fluidificazione continua.

Via libera per Orfeo

Facendo oltretutto ritrovare a Conte un alleato su cui non sperava più: Luigi Di Maio. Il quale, lasciando cadere il suo veto su Mario Orfeo alla direzione del Tg3, permette alla maggioranza di viale Mazzini di sintonizzarsi finalmente con quella di Palazzo Chigi. Perché finora la tv pubblica sembrava andare avanti con la testa rivolta all’indietro, al vecchio patto di potere Lega-M5S. D’ora in avanti non sarà più cosi e il premier non può che rallegrarsene.

Ma con quella concessione Di Maio, coadiuvato da Vincenzo Spadafora e Dario Franceschini, porta a casa due caselle importanti: Franco Di Mare alla guida di Rai3 e Simona Sala a Radio1 e Gr, rispettivamente al posto di Silvia Calandrelli (durata solo 4 mesi) e Luca Mazzà. Di Mare da tempo mirava a una direzione in quota pentastellata, mentre Sala è una novità: ex quirinalista, vicedirettrice del Tg1 con Giuseppe Carboni, è la prima donna alla direzione della radio nella storia di mamma Rai. Le nomine di Orfeo, Sala e Paterniti sono praticamente certe, per quanto riguarda i voti, perché oggi in cda otterranno il sì di più d’un terzo dei presenti: Fabrizio Salini, Rita Borionie Beatrice Coletti.

Giuseppina Paterniti, che bene aveva fatto al Tg3, è dunque costretta a spostarsi alla direzione offerta informativa (il posto che fu di Carlo Verdelli), che potenzialmente è una poltrona di grande rilievo. Antonio Di Bella, invece, resta saldamente alla guida di Rainews e della task force anti fake news.

 

(Nella foto la sede Rai di viale Mazzini a Roma)