Scontro Lega Calcio e TV: o mi dai i soldi o ti denuncio
Diritti tv: passa la linea dura Aic: primo milione per il fondo
TuttoSport, pagina 17, di Stefano Scacchi.
Cambia l’approccio nei confronti delle pay tv che non hanno ancora saldato l’ultima rata della stagione 2019-20 (maggio-giugno). Dopo la scadenza del termine previsto per il pagamento (2 maggio) era prevalsa una posizione conciliante da parte della Lega Serie A. L’orientamento sembrava quello di attendere la decisione del governo sull’eventuale ripresa del campionato. Solo dopo questo passaggio cruciale, i club sarebbero passati alle vie legali con l’ingiunzione di pagamento. Un modo per non surriscaldare i rapporti con Sky, Dzn e Img che saranno interlocutori della Serie A anche nelle trattative per il prossimo triennio. Ma da ieri l’approccio si è nuovamente modificato. Via Rosellini minaccia di andare subito in Tribunale se le pay tv e l’agenzia titolare dei diritti internazionali continueranno a non pagare.
Oggi il Consiglio
Se ne parlerà oggi in Consiglio e domani in assemblea. La questione dei diritti tv è la più importante all’ordine del giorno. Sta prevalendo quindi la volontà dei club più determinati. Ma adesso anche i vertici della Lega sono favorevoli a un’azione decisa senza attendere di capire se il campionato ripartirà. Sullo sfondo resta l’interesse di CVC, la società finanziaria britannica che vuole acquistare i120% di Lega Service (scatola economica di Via Rosellini) per 2 miliardi in modo da entrare nell’affare dei diritti tv della Serie A. E anche i contatti con i fondi finanziari che possono garantire prestiti ponte ai club maggiormente in difficoltà avendo già scontato presso le banche i diritti tv ancora non incassati. La possibile ripresa sarà al centro del dibattito. I club chiedono certezze sulla possibilità di terminare il campionato.
(Nell’immagina il logo della Serie A)