Pubblicato il 06/05/2020, 19:01 | Scritto da La Redazione

Pardo s’inventa una format social da casa

Così Pardo prova a cambiare il talk sportivo a suon di dirette Instagram

Il Foglio – inserto, pagina 1.

Due mesi senza sport da seguire dal vivo sono lunghi. Abbiamo dovuto abbandonare i rituali del weekend con calcio e motori, le serate di coppa, i pomeriggi a seguire i tornei di tennis, il basket, la pallavolo, l’attesa delle Olimpiadi seguendo i nostri atleti. I programmi televisivi che parlavano di sport hanno chiuso, sono cambiati (bellissima ad esempio l’edizione “fatta in casa” di Calciomercato, il programma di Alessandro Bonan e Gianluca Di Marzio su Sky Sport), hanno iniziato a riproporre partite ed eventi del passato. Senza notizie fresche da dichiarazioni prima e dopo le partite, abbiamo iniziato a sbirciare i profili social dei calciatori per vedere se almeno lì succedesse qualcosa. E sebbene sembri snob dirlo, è li che abbiamo visto le cose più interessanti. Non parliamo certo di share televisivo, né serviva un’epidemia per farci dire che le dirette Instagram stavano diventando un’alternativa interessante per l’intrattenimento live, ma è vero che in questi due mesi, soprattutto sullo sport e in particolare il calcio, è da lì che sono uscite un po’ di notizie, è li che abbiamo ascoltato gli aneddoti e le rivelazioni più divertenti. Quasi subito Pierluigi Pardo ha spostato Tikitaka sul suo profilo Instagram, lo ha ribattezzato TikiCasa e ha fatto compagnia ai suoi follower con ospiti in diretta uscendo spesso dallo schema “bar sport”.

Dopo sette lunedì in cui ha alternato personaggi “alti” e “bassi”, calcio e cultura, spettacolo e società, il 4 maggio è iniziata la “Fase Pier” con un lunedì sera diverso dagli altri: un focus dedicato alla difficile ripartenza del pallone con Matteo Renzi e Matteo Salvini entrambi ospiti della diretta. Neppure Pardo però sa se vedremo la fine della Serie A, ma, dice al Foglio, “lo spero. Credo che si debba fare tutto il possibile. Il calcio non è solo una grande passione popolare ma uno strumento sociale e un settore economico che pesa più di 5 miliardi di fatturato all’anno. Bisogna consentire gli allenamenti in sicurezza e provarci. Poi se tra qualche settimana il virus non ci darà tregua ci arrenderemo”. Sbottonatissimo in diretta, Pardo ha visto convergere Renzi e Salvini sulla necessità di ripartire: “Mi dispiacerebbe se ci fosse un pregiudizio ideologico nei confronti del calcio. Che non è solo un gruppo di fortunatissimi che guadagna cifre folli ma una filiera che contribuisce all’occupazione e all’economia del paese oltreché a un senso di normalità e allegria da riconquistare”.

In queste settimane su Instagram ha parlato di calcio e dintorni con Bocelli, Jovanotti, il premier albanese Edi Rama, Enrico Mentana, Bebe Vio, Federica Pellegrini, Stefano Boeri e Nicola Savino per citarne alcuni. Meno Tikitaka, più talkshow, un Fabio Fazio più simpatico (ma il paragone con il conduttore di Che tempo che fa a Pardo non dispiace affatto, ammette). “Le mie relazioni e i miei interessi non si fermano al pallone. Senza calcio giocato era normale che si parlasse soprattutto d’altro. Ci siamo divertiti e raccontati”. Chissà se lo si potrebbe vedere anche in tv un Pardo così. “Certo, se a Mediaset volessero pensare a qualcosa di simile, perché no?”.

 

(Nella foto Pierluigi Pardo)

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