Pubblicato il 04/05/2020, 14:01 | Scritto da La Redazione

I capelli della Botteri scatenano un talk-show a mezzo stampa

I capelli della Botteri scatenano un talk-show a mezzo stampa
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: “Striscia" ironizza. Lei se la prende e replica. La Hunziker precisa. E parte il dibattito. Assurdo.

Giovanna Botteri spettinata fa discutere. Ancora?

Corriere della Sera, pagina 39, di Chiara Maffioletti.

Che Giovanna Botteri, corrispondente Rai da Pechino, nel raccontare la pandemia, si trucchi, si faccia la messa in piega, si cambi ogni giorno d’abito o scelga invece di indossare la stessa blusa, può essere un tema? In Italia sì. La giornalista da anni, sui social, è vittima di ironie a cui, fino a questo momento non aveva replicato.

Qualche giorno fa, però, sulla vicenda è intervenuta Striscia la Notizia, con un servizio che – nelle intenzioni del Tg satirico di Antonio Ricci – era «a favore» di Botteri, ma in cui, oltre a riportare i commenti che deridevano il look della giornalista, si faceva anzi notare la sua «fresca messa in piega», con Gaber in sottofondo che canta «quasi quasi mi faccio uno shampoo». Satira che è diventata il detonatore degli attacchi, perché nel tentativo di far uscire la giornalista da una scatola – non è vero che non si fa la messa in piega – il programma l’ha messa in un’altra.

La risposta della giornalista

Non a caso, proprio la corrispondente, questa volta, è intervenuta, proponendo di elevare il dibattito «prescindendo da me», per avviare una «discussione vera, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, dovrebbero avere secondo non si sa bene chi. Le giornaliste della Bbc sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono». E ancora: «A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici… Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità ad attacchi stupidi e inconsistenti. Sarei felice se fosse una scusa per far discutere su cose importanti per noi e per le generazioni future di donne».

Parole subito accolte dalle Commissioni Pari Opportunità di Fnsi, Usigrai e Odg nazionale che hanno parlato di «body shaming».

 

(Nella foto Giovanna Botteri)