Pubblicato il 29/04/2020, 18:01 | Scritto da La Redazione
Argomenti: ,

Siamo la coppia più bella del mondo. Non per la Rai

“41 progetti respinti: la Rai non vuole più le mie serie”

il Fatto Quotidiano, pagina 22, di Silvia D’Onghia.

Signora Mori, partiamo dall’inizio: perché rivendica la paternità della serie suTina Anselmi?

Non rivendico al momento la paternità, ma le racconto come andò la presentazione di questo progetto. Presentai la fiction su Tina Anselmi a gennaio del 2017: scritta da Liliana Cavani e Italo Moscati con la regia della stessa Cavani. Mi fu risposto che il racconto non era completo. Ci lavorammo recependo le loro indicazioni – concept, soggetto, personaggi, riferimenti nazionali e internazionali, budget -, e lo ripresentai il 6 febbraio, sempre del 2017. 1116 marzo la Rai mi rispose: no, grazie, non è conforme alla nostra linea editoriale e tra l’altro anche un altro produttore ha presentato lo stesso progetto. Non so a chi si riferissero.

Due motivazioni molto differenti nel giro di due mesi. Cosa pensò?

Be’, maturai delle perplessità. Nella prima risposta, “non è conforme”, nella seconda addirittura spuntò un secondo produttore. E due risposte differenti in poco tempo mi fecero sorridere. Ma finì lì.

Perché crede che non gliel’abbiano approvato?

Le risposte le ho trovate nei 41 progetti che in questi sette anni ho presentato e sono stati tutti bloccati. Persino una serie su Papa Bergoglio quando fu eletto, una sul gioco d’azzardo.Anche in questo caso mi fu detto che non era coerente con le loro linee editoriali, nonostante avessi portato Marco Risi come regista. Eppure Rai Fiction spese molti soldi perla sua attivazione, perché inizialmente le sceneggiature erano state approvate. Poi venne tutto bloccato.

Trova che vi sia stato un accanimento nei suoi confronti?

Non so se c’è stato accanimento, so che non ho più lavorato. Prima della nomina di Eleonora Andreatta a direttrice di Rai Fiction, quindi fino al 2012, ho prodotto serie Rai che hanno incontrato il successo di pubblico e critica: C’era una volta la città dei matti, Il cielo è sempre più blu, De Gasperi l’uomo della speranza, per citarne alcuni. Alcuni dei progetti che ho presentatoli ho visti realizzare da altri. Fui la prima a produrre con Rai Fiction quattro tv movie sulla violenza contro le donne: uno con la regia di Margareth Von Trotta, uno con Liliana Cavani e due diretti da Marco Pontecorvo. In quel momento il direttore era del Noce. Dopo di lui ho proseguito come ogni produttore a presentare progetti, ma non sono più riuscita ad azzeccare un tema (ride) che coincidesse con le idee della nuova direttrice.

Ha mai pensato di muovere un’azione legale contro la Rai?

Finora, no. In futuro non posso saperlo. Però sto pensando di chiudere la Ciao Ragazzi, la mia casa di produzione, se le cose proseguissero con questi incomprensibili e sistematici ostacoli, questo sì.

 

(Nella foto Claudia Mori)