Pubblicato il 23/04/2020, 16:34 | Scritto da Andrea Amato

Jovanotti e il suo “filmino delle vacanze” su RaiPlay

Jovanotti e il suo “filmino delle vacanze” su RaiPlay
Da domani sulla piattaforma OTT di viale Mazzini “Non voglio cambiare pianeta”, 16 puntate da 15 minuti per viaggiare in Cile e Argentina insieme a Lorenzo Cherubini.

Non voglio cambiare pianeta dal 24 aprile su RaiPlay

Se hai riempito le spiagge di tutt’Italia con migliaia di persone e poi un aeroporto intero, forse a un certo punto hai voglia di stare un po’ da solo. Questo ha pensato Lorenzo Cherubini prima di partire per due mesi con una bicicletta per attraversare Cile e Argentina. Ora il suo “filmino delle vacanze” diventa un «docu-trip», così l’ha definito Jovanotti stesso, di 16 puntate da 15 minuti l’una su RaiPlay, disponibili da domani venerdì 24 aprile.

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Non Voglio Cambiare Pianeta - Locandina

La locandina di “Non voglio cambiare pianeta” di Jovanotti

Per presentarlo, al tempo del coronavirus, ha organizzato una conferenza stampa su Zoom con 90 giornalisti collegati. Questo, in ordine sparso, quello che ha raccontato Jovanotti di Non voglio cambiare pianeta.

«La mia vita è la materia del mio lavoro, che poi rielaboro in musica. Ho iniziato a riprendere il mio viaggio con una GoPro e il cellulare, ma non ero partito con l’idea di farne un prodotto per la tv, era semplicemente un modo per farmi compagnia, come il pallone Wilson per Tom Hanks in Castaway. Pian pianino ha preso forma un racconto, di 60 ore, che al mio ritorno Federico Taddia e Michele Lugaresi hanno trasformato in questo docu-trip per RaiPlay.

In quarantena ho suonato tutta la colonna sonora e mi sono molto divertito, perché è una cosa diversa, non hai l’ansia di realizzare una canzone. È stata un’avventura stupenda e credo che queste esperienze un po’ folli non debbano esaurirsi negli anni della gioventù, perché la formazione di un uomo dura tutta la vita, non finisce mai. E il viaggio è formazione».

Quella volta che Luis Sepùlveda…

Jovanotti bicicletta

Jovanotti in “Non voglio cambiare pianeta”

Ogni puntata prende il titolo dalla poesia e Jovanotti cita anche Luis Sepùlveda, scrittore cilena recentemente scomparso a causa del coronavirus. Piccolo aneddoto: nel 1998 ero un giovanissimo praticante giornalista e intervistai Sepùlveda in visita in Italia per presentare Diario di un killer sentimentale. A un certo punto gli chiesi se di recente avesse letto qualche autore italiano e lui mi rispose: «Ho appena finito di leggere Il grande Boh! del cantante Jovanotti. Secondo me è il libro più bello dell’anno». Quel libro, il terzo di Jova, inizia con il resoconto di un viaggio in bicicletta in Patagonia. Un docu-trip su carta, di fatto.

Per fare questo viaggio Jovanotti ha “dato buca” ad Amadeus e Fiorello per il Sanremo 2020, chissà cosa s’inventerà per quello del 2021?

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Twitter@AndreaAAmato

 

(Nelle foto Jovanotti)