Pubblicato il 23/04/2020, 14:03 | Scritto da La Redazione
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È guerra tra Sky e Serie A

Lega-Sky fine delle trasmissioni

Corriere dello Sport, pagina 8, di Pietro Guadagno.

Canali di comunicazione chiusi. L’effetto della lettera inviata martedì di Sky, oltre alla netta presa di posizione della serie A, ha finito per interompere ogni dialogo tra via Rosellini e la tv di Santa Giulia. Attenzione, possibile che, in queste ore, qualche contatto informale tra le parti ci sia anche stato, ma solo per ribadire le proprie posizioni. E, se quella di Sky è quella di lavorare allo scopo di «trovare soluzione reciprocamente utile», quella della Lega è una porta sbarrata Certo, magari più avanti potrà anche riaprirsi, ma non sono questi i tempi e, soprattutto, non è questo lo scenario. Tanto più che anche quei club che, inizialmente, erano disposti ad ascoltare le ragioni delle televisioni, ora si sono irrigiditi e adeguati alla maggioranza. La linea adesso è: niente sconti e niente dilazioni Quindi, la prossima e ultima rata per i diritti tv, di complessivi 233 milioni, contando Sky, Dazn e lmg, dovrà essere pagata entro la regolare scadenza del 1° maggio. A breve i legali di via Rosellini prenderanno contatto con i colleghi di Santa Giulia. Ma è già chiaro che, qualora non venissero rispettati i termini, scatteranno le ingiunzioni di pagamento.

SCENARI. Manca solo una settimana ed è ragionevole credere che fino a quel momento non ci saranno novità. Ogni discorso, comunque, è strettamente collegato a ciò che accadrà del campionato. Nel senso che, se riprenderà, ormai la Lega ritiene di non dover più venire incontro ai broadcaster. Potranno trasmettere le partite che mancano e quindi non hanno motivo per avere sconti. E non può reggere il fatto che per le giornate restanti ci saranno più turni infrasettimanali e che cambieranno le finestre, come invece ha sottolineato Sky. C’è, però, anche l’ipotesi che il campionato possa non ricominciare. E’ solo in quel caso che il tavolo potrebbe riaprirsi. Ma dipenderà anche da come evolveranno le trattative con i calciatori per gli stipendi e con il Governo per gli aiuti. In sostanza, se la serie A non sarà soddisfatta di quanto ottenuto, di sicuro non concederà nulla ai broadcaster, altrimenti ecco che i margini per uno sconto potrebbero spuntare di nuovo fuori. P

PRESI PER IL COLLO. Evidentemente, però, non potrà essere dell’entità prospetta da Sky, ovvero 255 milioni. Cifra a cui andrebbero aggiunte pure le quote per Dazn e Img, per un totale di 440 milioni. Proprio i numeri ritenuti eccessivi, insieme alla tempistica della lettera, hanno fatto infuriare i presidenti. Si sono sentiti presi il collo, legando la mossa della tv di Santa Giulia alla scadenza del 1° maggio. Che, a loro giudizio, doveva e deve essere rispettata a prescindere, rinviando la prosecuzione delle trattative sullo sconto ad una fase successiva, ovvero al momento in cui ci sarà più chiarezza sulle prospettive o meno di ripresa delle partite. Tanto più che per l’applicazione dell’eventuale sconto si era sempre parlato della prossima stagione, lasciando inalterata la cifra da pagare per quest’annata.

 

 

(Nella foto Sky Sport)

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