I 100 format più venduti nell’ultimo anno: l’Italia non compare
Gli Stati Uniti sono i maggiori esportatori di format, seguiti da Gran Bretagna e Paesi Bassi
La società di consulenza di ricerca e consulenza K7Media ha ricostruito il mercato dei format d’intrattenimento a livello mondiale, stilando la classifica dei 100 titoli più venduti nell’ultimo anno 2019-2020. Questa intanto è la top ten, mentre il resto della classifica potete trovarla sul mensile italiano TiVÙ:
- Chi vuol essere milionario? (anno 1998, Uk, Sony Picture TV) venduto 102 volte
- Affari tuoi (2000, Paesi Bassi, Endemol Shine Group) 83 volte
- Got Talent (2006, Uk, Fremantle) 77 volte
- Family Feud (1976, Usa, Fremantle) 68 volte
- The Voice (2011, Paesi Bassi, Talpa) 67 volte
- MasterChef (2005, Uk, Endemol Shine Group) 61 volte
- Un minute per vincere (2010, Usa, Endemol Shine Group) 59 volte
- Survivor (1997, Uk, Banijay) 57 volte
- Are you smarter than…? (2007, Usa, Mgm) 57 volte
- Ballando con le stelle (2004, Uk, BBC Studios) 57 volte
Usa e Uk comandano
Quello che appare evidente leggendo le 100 posizioni è che Paesi come Stati Uniti e Gran Bretagna, ovviamente, la fanno da padroni nell’invenzione dei format, ma altrettanto sorprendente è leggere come una piccola nazione come i Paesi Bassi sia così fertile di creatività, avendo esportato ben 16 titoli. Seguito dall’ancora più piccolo Israele con 7 format, poi Giappone, Spagna e Francia con tre. Svezia, Australia e Nuova Zelanda con due; Colombia, Libano, Danimarca, Corea del Sud e Belgio con uno. Come detto il resto della classifica se la dividono gli inglesi con 31 e gli americani con 32. E l’Italia? Non rientra nella classifica dei 100 format più esportati nel 2019-2020.
Corea del Sud nuova frontiera
La Corea del Sud con The Masked Singer, al primo di anno di vita ha già venduto in 22 Paesi (in Italia è andato in onda su Rai1), si candida come il nuovo hub creativo perla televisione d’intrattenimento, mentre noi continuiamo a creare programmi difficilmente esportabili, tagliati su misura sulla nostra audience televisiva.
Se con i prodotti seriali abbiamo negli ultimi anni guadagnato terreno, conquistando con le nostre fiction molti mercati (Gomorra, I Medici, Montalbano, Zero Zero Zero, Suburra, L’amica geniale), con gli show d’intrattenimento siamo fermi al secolo scorso e forse sarebbe il caso di darsi una svegliata, investendo su idee innovative e giovani creativi. E questo è un invito indirizzato, ovviamente, a chi decide cosa produrre e mandare in onda: abbiate coraggio di scommettere sulla fantasia italiana.
(Nella foto Chi vuol essere milionario?)