Pubblicato il 14/04/2020, 17:03 | Scritto da La Redazione

Mentana fa un pistolotto contro Giuseppi. Libero lo esalta, il Corriere minimizza

Mentana fa un pistolotto contro Giuseppi. Libero lo esalta, il Corriere minimizza
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: Chicco si è regalato oltre 5 minuti di TV per spiegarci che è equidistante. Vittorio Feltri gli ha fatto un monumento. Luciano Fontana l’ha confinato in una notiziola piccina picciò.

Mentana stende il premier: si comporta come un dittatore

Libero, pagina 6, di Sandro Iacometti.

Non gli era bastato il comizio a reti unificate, il trucchetto della conferenza stampa sul prolungamento della chiusura per schiaffeggiare le opposizioni, la decisione di far slittare la comunicazione prevista per il pomeriggio del 10 aprile fino all’ora di cena per avere maggiore ascolto. No. Quelle critiche piovute qua e là dopo gli attacchi a Meloni e Salvini in diretta nazionale lo hanno disturbato. E ieri il premier, pardon l’ufficio stampa di Palazzo Chigi, ha deciso di replicare (a tre giorni di distanza), sostenendo che si è trattato solo di una legittima precisazione in merito ad alcune fake news sul Mes e che nessuno ha costretto i direttori delle reti televisive a trasmettere il messaggio. Le false notizie, si legge nel comunicato, «rischiavano di alimentare divisioni nel Paese e di danneggiarlo, compromettendo il senso di comunità fondamentale soprattutto in questa fase di emergenza».

NOMI E COGNOMI Questa volta dalle stanze del governo non escono nomi e cognomi, ma tra i bersagli della rappresaglia contiana c’è anche lui, Enrico Mentana, che poco dopo la conferenza stampa si era permesso di dire che avendo conosciuto in anticipo i contenuti non l’avrebbe trasmessa integralmente. Apriti cielo. Il direttore del tg di La7 ha passato la Pasqua coperto dagli insulti del popolo grillino, accusato di essere un venduto e un traditore. L’ennesimo colpo, per di più istituzionale, è stato digerito a fatica. E non per colpa del pranzo domenicale. Arrivata la sera, Mentana ha quindi deciso di togliersi qualche macigno dalle scarpe, ricordando al premier non solo chi è, e cioè il presidente del Consiglio dell’Italia e non del Venezuela, «dove Chavez poteva intervenire quando voleva e su quello che voleva», ma anche chi è stato fino a meno di un anno fa, ovvero il leader di una coalizione che difendeva Salvini dalle richieste di arresto. Quanto ai grillini, il giornalista ha ricordato che nessuno di loro aveva da ridire quando venivano mosse critiche alla Lega e al suo segretario.

Mentanta: Conte? Poteva fare un post

Corriere della Sera, pagina 15.

Dirigo tg da 18 anni e non ho mai censurato nessuno», ha detto Enrico Mentana nel suo editoriale su La7, dopo le critiche social e quelle di Palazzo Chigi alla sua posizione. «dl presidente del Consiglio ha tutto il diritto di indirizzarsi al Paese in un momento di grave emergenza, ma non per polemiche politiche in cui il rapporto di forze con l’opposizione sia così sproporzionato», ha aggiunto Mentana. «Ritengo censurabile la reazione di Salvini e Meloni, ma se Conte voleva ristabilire la verità contro le fake news sul Mes poteva farlo con un post o un comunicato e noi lo avremmo ripreso, senza tagli o controlli preventivi».

 

(Nella foto Enrico Mentana)