Pubblicato il 06/04/2020, 12:24 | Scritto da Emanuele Bruno

Ascolti tv analisi 5 aprile: Bella da morire merita di rivivere. Fazio rimonta D’Urso, ferita da Steve Carell. Boom della Messa delle Palme

Ascolti tv analisi 5 aprile: Bella da morire merita di rivivere. Fazio rimonta D’Urso, ferita da Steve Carell. Boom della Messa delle Palme
I temi inerenti la pandemia si fanno sempre più delicati e critici e la ricetta di Barbara D’Urso comincia a mostrare la corda in una serata caratterizzata dal messaggio di Elisabetta d’Inghilterra. Chiude col botto la Capotondi, tiene Fazio, Live cala anche perché prosciugato da Un’impresa da Dio su Italia1.

Ascolti day time: la Santa Messa delle Palme a 7,328 milioni di spettatori ed il 39,9%. Alle 13.30 il Tg1 ha fatto il botto: 7,421 milioni e 30,3%. Dinamiche: Rai1 in testa fino alle 23.30, poi in vetta D’Urso con Giletti dietro sopra il 10%. Fazio supera D’Urso in avvio con Zingaretti, Burioni e Brusaferro…

Pandemia colpisce duro anche in Usa e UK

La Regina Elisabetta (in una delle rare volte nel suo lungo regno) è andata in onda alle 21.00 su Rai2 in coda al tg, ma anche da Massimo Giletti su La7 (costretto a interrompere per un po’ l’intervista a Luigi Di Maio), ma anche su SkyTg24 e le altre tematiche all-news. E’ stato questo probabilmente il clou, il momento televisivamente memorabile (pur durando quattro minuti o poco più) di una serata – quella del 5 aprile – contrappesata dalle notizie sempre più serie e preoccupanti che, in tema corona virus, ieri sono arrivate dalla Spagna, dalla Francia e dalla Germania, ma soprattutto dagli Usa e dagli UK.

Su Covid -19 il dibattito si fa più delicato e D’Urso cala molto

In Italia, lo dicono le scalette, ma anche gli esiti di Auditel, il focus del racconto sembra spostarsi sulle responsabilità dei fenomeni più tragici e di certe carenze riscontratesi nel nostro Paese. Responsabilità del governo? O dei governatori? Oppure di certe gestioni ancora più decentrate? Colpa dei tecnici sanitari? Ha scelto questa chiave seria, ma enfatizzando gli aspetti ‘burocratici’, anche Fabio Fazio, ed ha tenuto assieme lo stesso seguito di sette giorni prima. Ha affondato la lama su aspetti più delicati e complessi Massimo Giletti (i messaggi passati al Pio Trivulzio e la censura al medico che diceva di usare le mascherine, i morti nelle Rsa…), ma avendo comunque un calo degli ascolti.

Non ha retto, molto probabilmente, l’innalzamento della posta giornalistica Barbara D’Urso, in difficoltà quando non basta dare del tu ai virologi e ai politici e bisogna affrontare temi più intricati.

Fazio è quindi partito trainato da Elisabetta d’Inghilterra in coda al Tg2, e poi ha proposto Sting, Nicola Zingaretti e Roberto Burioni, mentre Giletti la regina l’ha messa in mezzo ad una lunghissima intervista d’apertura a Luigi Di Maio, chiamando in causa nella fase più delicata del programma l’assessore lombardo Giulio Gallera. Che è entrato in scena su La7 mentre su Canale 5 c’era il governatore Attilio Fontana.

Ma la vera sorpresa è stato Steve Carell

Con tre film, tre programmi di approfondimento e una fiction di successo ieri lo schema generalista era lo stesso di sette giorni prima. Cosa è cambiato allora? Il bilancio Auditel dice, in sintesi, che è andata forte, in crescendo, con l’ultima puntata la storia di Rai1 sul femminicidio (Bella da morire 5,844 milioni e 20,5%), che meriterebbe la seconda stagione.

Che è calata molto su Canale5 Live Non è la D’Urso (a 2,474 milioni e 11,1%, aveva ottenuto sette giorni prima 2,987 milioni ed il 13,4%). Che su Rai2 Che tempo che fa è rimasto stabile nella prima parte 2,823 milioni e 9,3% ed è cresciuto nella seconda parte a 2,2 milioni e 9,6%. Che è calato molto nella seconda parte su La7 rispetto a sette giorni prima Non è L’Arena (1,819 milioni di spettatori e il 5,8% nella prima parte e poi 1,369 milioni di spettatori e il 6,3% nella seconda parte).

Ma la vera sorpresa tra i film in onda, comunque, è stato il titolo con Steve Carell di Italia1. Un’impresa da Dio ha avuto ben 2,455 mln e l’8,1% e – se si considera la crescita di Rai1 e la tenuta di Rai2 – si capisce subito che a pagare dazio a questo risultato siano stati Barbara D’Urso (soprattutto) e Massimo Giletti. Ha fatto appena discretamente su Rai3 Borg McEnroe (a 1,052 milioni e 3,5%), mentre su Rete4 The next three days ha avuto 912mila e 3,4%.

 

Le dinamiche dell’ascolto

Rai1 in testa fino alle 23.30, poi in vetta D’Urso con Giletti dietro sopra il 10%. Fazio supera D’Urso in avvio con Zingaretti, Burioni e Brusaferro…

Rai1 è rimasta sempre in testa fino alle 23.30 con la puntata finale della fiction Bella da morire, poi è passata in vetta Barbara D’Urso con Live non è la D’Urso, ma con Massimo Giletti in buona ripresa a tarda notte e dietro Canale 5 navigando ampiamente sopra il 10% di share. Nella prima parte della serata Fabio Fazio ha superato Live schierando in avvio, dopo Sting, Nicola Zingaretti, Roberto Burioni e, dopo Davide Petrini, anche Silvio Brusaferro. Giletti ha fatto il picco di ascolti con Luigi Di Maio nella prima ora di trasmissione ma poi è arrivato al 13% circa dopo mezzanotte.

Gli altri risultati da segnalare. Fa il botto la Messa della Domenica delle Palme

Al mattino su Rai1 Uno Mattina in Famiglia ha raccolto il 18,2% di share nella presentazione, il 21% nella prima parte e il 23% nella seconda; Paesi che vai al 20,4%, A Sua Immagine al 20,2%, il botto l’ha fatto la Santa Messa delle Palme a 7,328 milioni di spettatori ed il 39,9%.

Venier e Annunziata riferimenti pomeridiani

A mezzogiorno, sempre su Rai1, Linea Verde ha fatto il 22,7%. Al pomeriggio, alcune buone prestazioni: su Rai1 Domenica In fa il 17,4% ed il 17,1% e va al 13,6% Da Noi – A Ruota Libera; sulla terza rete Lucia Annunziata con Mezz’ora in Più al 10,3% di share, con Kilimangiaro al 7,2% e all’8,3%.

I Tg vanno forte ma non più fortissimo

Risultati buoni ma non eccezionali li hanno fatto tutti i telegiornali. Alle 13.30 il Tg1 ha fatto il botto: 7,421 milioni e 30.3%. Alle 20.00 per il Tg1 7,089 milioni di spettatori ed il 24,27%; per il Tg5 6,3 milioni di spettatori ed il 21,42%; TgLa7  a 1,434 milioni e 4,9%. Alle 20.30 il Tg2 a 3,180 milioni e 10,3% con Elisabetta in coda.

Emanuele Bruno

(nella foto un momento topico di Bella da morire)